È successo tutto domenica mattina. Il giovane, 14enne originario di Cimone in provincia di Trento, stava accompagnando un gruppo di sei cacciatori, tra i quali erano presenti il padre e il fratello, in un’escursione di caccia sui versanti sopra il suo paese. Tra le 9 e le 10 di mattina, lungo il pendio che dal Bivacco Primo Larentis scende verso Val de la Lengua, alle pendici di Cima Verde, sul Monte Bondone, il padre ha visto il ragazzo scivolare e precipitare per oltre 200 metri, allertando prontamente i soccorsi.
I soccorsi
Chiesto l’intervento dell’elicottero, cinque operatori della Stazione Trento Monte Bondone del Soccorso alpino e speleologico Trentino si sono messi a disposizione in piazzola: due di loro sono stati successivamente imbarcati a bordo del velivolo per dare supporto nelle operazioni. Raggiunto il canalone, l’elicottero ha calato in due rotazioni il tecnico di elisoccorso, l’equipe sanitaria e i due soccorritori a recuperare e prestare soccorso al quattordicenne. Il ragazzo, semicosciente, è stato intubato ed elitrasportato in gravi condizioni all’ospedale Santa Chiara di Trento, dove si trova ora ricoverato nel reparto di terapia intensiva.
L'animale abbattuto e il tentativo di recuperarlo
Secondo le ricostruzioni, il gruppo aveva abbattuto un animale, un camoscio o un capriolo, e il ragazzo, nel tentativo di recuperare il trofeo ha messo un piede in fallo, probabilmente sul terreno bagnato, perdendo l’appiglio e cadendo nel vuoto del canalone. Lo spiega Damiano Bisesti, sindaco dei 740 abitanti di Cimone. «La zona è abbastanza impervia, il sentiero è stretto e ripido — racconta Bisesti —. Si tratta di un luogo molto frequentato da cacciatori. Sul sentiero che attraversa il costone si apre un versante intero della montagna. In alcuni tratti è necessario procedere attaccandosi a un cordino di sicurezza. In più a quella quota non c’è molta vegetazione, che avrebbe potuto rallentare la caduta. Sono vicino al ragazzo e alla sua famiglia».