Secondo i giudici del Consiglio di Stato il provvedimento di abbattimento dell’orsa F36 era illegittimo. La femmina (che all’epoca aveva un cucciolo) era finita nel mirino della Provincia di Trento dopo due «falsi attacchi» avvenuti nei boschi delle Giudicarie. A quel punto, Piazza Dante aveva deciso per l’abbattimento ma le associazioni animaliste si erano opposte. Il Tar aveva congelato il provvedimento, disponendo la cattura dell’animale, ma il 27 settembre dello scorso anno la carcassa di F36 fu rinvenuta nei boschi tra Roncone e la Val di Bondone. L’esemplare è stato ucciso con un colpo di fucile, ma la Procura non è riuscita a risalire all’identità dei bracconieri. In seguito al decesso dell’animale, il Tar aveva dichiarato l’improcedibilità del ricorso presentato dalle associazioni.