Lucca, 11 ottobre 2024 – E’ morto ammazzato dopo due giorni di agonia, forse a causa di uno o più calci che gli hanno provocato lesioni interne gravissime. Sconcerto nella Piana per l’atroce fine del cane Toby, un beagle affettuoso e mansueto, la mascotte dei cacciatori della zona tra Altopascio e Porcari dove era sempre presente. Un animale dolce, che riceveva con piacere il suo biscotto. Nessuno riesce a spiegarsi la ragione di una simile atrocità.
Il fatto risale a domenica scorsa. Nemmeno i padroni, la famiglia di Mario Micheli, ex presidente di una squadra di calcio locale, riesce a motivare quanto è accaduto. “Abitiamo in località Pollino, nel territorio di Porcari – spiega Claudia Petri Micheli – e oltre a Toby, con noi da una decina di anni, abbiamo altri cinque cani. Lui non dava mai fastidio a nessuno. Di piccola taglia, era l’unico che lasciavamo libero fuori. Abbiamo molto spazio e il bracchetto era solito girare fino ai capanni di coloro che svolgono attività venatoria, ormai aveva familiarizzato con loro. Sono persone che conosciamo, era simpaticamente affezionati a lui. Mansueto, sempre disponibile per le coccole. Quando è ritornato, domenica sera, non si notavano ferite particolari. Quello che ci ha colpito – aggiunge la proprietaria – è che rifiutava il cibo e questo ci ha insospettito. Non si notava ancora l’ematoma che poi sarebbe emerso nella notte. La mattina dopo lo abbiamo portato con urgenza ad un veterinario di Lucca. Speravamo che ce la facesse, invece non è stato così. Lesioni gravissime all’intestino e, soprattutto, ai reni. Queste le cause della morte. Non sappiamo darci pace. Chi ha commesso uno spregio del genere è senza cuore. I medici ci hanno spiegato che non si tratta di patologie compatibili, ad esempio, con l’urto di un veicolo. Il nostro cagnolino è stato ammazzato a calci, così ci dicono, non si sa se con uno stivale, ma comunque con colpi e pedate talmente forti che gli hanno procurato lesioni fatali”.