Sono tre in tutto i cani avvelenati, tre pastori abruzzesi. Due sono morti, l'altro - in cura da un veterinario - forse si salverà.
E' accaduto a Vastogirardi, in contrada Pantanelli. Il sindaco del paese altomolisano, Antonio Cea, ha firmato l'ordinanza che ha interdetto l'area interessata agli uomini e a qualsiasi animale domestico, in primis cani da caccia e da tartufo.
I due animali morti sono stati trasferiti all'istituto zooprofilatico di Isernia che nei prossimi giorni potrà fonire un quadro più preciso sulle cause dei decessi.
Oggi i Carabinieri forestali - con l'ausilio delle unità cinofile arrivate da Scanno - hanno bonificato l'area. Domani ascolteranno il proprietario dei pastori abruzzesi, un allevatore altomolisano titolare di un'azienda agricola.
Al momento sulle cause dell'avvelenamento si possono fare solo ipotesi. L'unica certezza è che non sono stati trovati bocconi avvelenati, né sono stati segnalati altri episodi simili in zona.
Certo è che in Alto Molise gli avvelenamenti di animali non sono una novità. Poco meno di un anno fu messa a segno una vera e propria strage di cani da tartufo a San Pietro Avellana.
Ma a Vastogirardi questa ipotesi almeno per ora non trova riscontri: dal primo ottobre, da quando cioè è stato dato il via alla raccolta del bianco, a ridosso di contrada Pantanelli si aggirano cani da tartufo e da caccia, ma finora nessuno ha segnalato la presenza si sostanze sospette o animali avvelenati.