giovedì 17 ottobre 2024

IL MINISTERO DELL'AMBIENTE VALUTA LA STERILIZZAZI9NE DEGLI ORSI DEL TRENTINO

 sono in corso presso Ispra valutazioni tecniche sull'attuabilità di programmi di sterilizzazione degli esemplari" di orso del Trentino, "da considerare come metodologia alternativa al mero abbattimento selettivo, che devono valutare attentamente le ricadute in chiave demografica sulla specie, nei limiti consentiti dalla legislazione vigente".

Lo ha detto il ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, al question time al Senato, rispondendo a una interrogazione dei parlamentari Cinquestelle sulle iniziative a tutela dell'orso in Provincia di Trento.
    "Lo scorso anno - ha proseguito Pichetto - l'Ispra ha prodotto uno specifico rapporto, con l'obiettivo di definire strategie di intervento per la prevenzione dei rischi di sicurezza pubblica legati alla presenza di orsi.Nel rapporto, Ispra riferisce che spesso le condotte potenzialmente pericolose sono la conseguenza di comportamenti umani non adeguati alla presenza della specie sul territorio, per cui è prioritario agire su tali fattori, oltre che sugli individui potenzialmente pericolosi. In ogni caso, le strategie di intervento devono tener conto di tutte le misure possibili, dai corridoi faunistici alla fornitura di bidoni anti orso".

    "È alquanto inesatto parlare di inerzia amministrativa dinanzi a tale azioni nazionali e alle attività regionali - ha concluso Pichetto -. Basti pensare a tutte le attività e ai finanziamenti messi in campo dalla Provincia autonoma di Trento dall'avvio del progetto 'Life Ursus', dai progetti di comunicazione alle attività di messa in sicurezza dei rifiuti organici con dispositivi anti-orso, alla costituzione di tavoli che vedono la partecipazione attiva di associazioni ambientaliste e di esperti in tale ambito".

DONNA UCCISA DAL MONTONE. AIDAA :"SI RISPARMI L'ANIMALE"

FROSINONE (17 OTTOBRE 2024) "La tragica morte di Silvana Minotti uccisa ieri pomeriggio dalle cornate di un montone è un dramma e ai suoi familiari e amici va il nostro cordoglio e la nostra vicinanza- Ma chiediamo che l'animale una volta catturato e messo in sicurezza e che non si abbatta e si trovi per lui una soluzione che gli permetta di vivere. Sulla vicenda invece chiederemo alla procura di Frosinone un indagine approfondita che garantisca la precisa ricostuzione di quanto accaduto e sopratutto che accerti eventuali responsaibilità di terzi, in quanto in quel giardino il montone nn può essere apparso dal nulla. Qualora fosse necessario ci impegnamo a trovare una collocazione al montone in tempi rapidi". Questo il comunicato dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA in eìmerito alla tragedia di ieri che ha portato alla morte di una donna di 77 anni aggredita da un montone nel suo giardino di casa in via Selva Casilina alla periferia di Frosinone.

VAL SERIANA. AVVELENANO LA CARCASSA DI UN CERVO PER UCCIDERE I LUPI. INCONCEPIBILE

 VALBONDIONE. "Avvelenare volontariamente una carcassa e lasciarla nell’ambiente naturale non è solo un atto barbaro e illegale contro la fauna, ma è anche una minaccia per l’ambiente, per gli animali domestici e per la sicurezza delle persone". A parlare sono i referenti dell'associazione  Io non ho paura del lupo, che commentano quanto accaduto di recente in Val Seriana.

 

"Il veleno si diffonde di specie in specie, colpendo non solo grandi predatori ma anche tutta quella fauna che può alimentarsi su queste carcasse all’interno della catena trofica", viene fatto sapere. Il riferimento è al recente caso di avvelenamento (con del liquido antigelo) di una carcassa di cervo ("utilizzata presumibilmente come esca per uccidere lupi") e per cui risultano indagati dalla polizia provinciale di Bergamo due allevatori della Val Seriana.

 

"Non solo lupi, ma anche rapaci e piccoli uccelli, altri mammiferi, animali da allevamento, cani e gatti domestici e persino esseri umani, possono venire a contatto con il veleno nei modi più svariati, anche indirettamente - spiegano da Io non ho paura del lupo -. Un animale morto avvelenato, consumato a sua volta da altri animali, selvatici e non, continuerà a contenere veleno e a causare morti e/o a compromettere lo stato di salute di ulteriori animali. Inoltre sono elevati i rischi di diffusione nell'ambiente e nelle falde acquifere. Il veleno è una minaccia ambientale enorme che non può essere accettata".

 

E proseguono: "Ormai si è superato il limite: non esiste alcuna giustificazione per chi avvelena una carcassa con l’intento di uccidere, tra atroci sofferenze, i lupi. E tanto meno è giustificabile un sindaco che approva un gesto così grave, gesto che dovrebbe solo essere condannato. Per questo l'associazione si riserva il diritto di presentare un esposto per apologia di reato presso la procura di Bergamo nei confronti del sindaco di Valbondione che, secondo quanto riportato dal Corriere di Bergamo, avrebbe detto che i due allevatori 'hanno fatto bene' a compiere questo gesto, invitando la procura ad accertare se esistono estremi di reato".

 

"Esistono da decenni metodi efficaci per ridurre i danni da lupo, strumenti funzionali messi a disposizione degli allevatori spesso anche gratuitamente - concludono -. È quindi ora di intraprendere e incentivare l'adozione di strumenti anti-predatori invece di giustificare pratiche medievali che non dovrebbero trovare più spazio nella nostra società e che invece meritano una condanna esemplare".


AVVOCATO LANCIO' GATTO INFUOCATO DAL 4 PIANO. CONTINUA IL PROCESSO

 Udienza interlocutoria ieri, 16 ottobre, per il processo diventato noto per un fatto singolare e increscioso. Si tratta del caso dell’avvocato di Latina che, in preda a un raptus, ha lanciato il gatto della ex compagna fuori dalla finestra di casa. Il particolare ancora più macabro è che il gatto aveva preso fuoco.

Nel corso della breve udienza odierna, è stato ascoltato l’ultimo testimone dell’accusa: si tratta del direttore sanitario della clinica Pacifico di Latina – il medico veterinario Gianmaria Urso – che si era occupato di curare, invano, il gatto. Il dottor Urso ha spiegato che l’animale entrò in terapia intensiva dopo l’episodio violento di cui fu vittima ma, dopo pochi giorni, morì. Non ce la fece per via dei traumi riportati.

A marzo scorso, il processo era entrato nel vivo davanti al giudice monocratico del Tribunale di Latina, Simona Sergio, sostituita per il proseguo del dibattimento dal giudice Rosmunda Zampi, la quale ha rinviato al prossimo 8 luglio quando verranno ascoltati due testimoni della difesa, tra cui un medico veterinario e un agente della Polizia Locale, e si svolgerà eventualmente l’esame dell’imputato.


mercoledì 16 ottobre 2024

VARESE. SOCCORRE UN GATTO. INVESTITA

 Soccorsi in azione all’alba di ieri, martedì 15 ottobre, a Varese. In via Del Molino, a ridosso della Schiranna, una donna di 51 anni è stata investita. Subito è partita la richiesta di aiuto e sul posto sono arrivate un’ambulanza e un’automedica del 118: dopo le prime cure sul posto, la donna è stata soccorsa e trasportata al Pronto soccorso dell’ospedale di Varese.

Sul posto sono intervenuti anche gli agenti della Polizia locale per chiarire con precisione la dinamica.

In base alla prima ricostruzione, sembra che la donna fosse scesa dalla sua automobile per soccorrere un gattino investito, rimasto sull’asfalto, quando è stata a sua volta travolta.


7 CANI IN CONDIZIONI FATISCENTI E 2 CARCASSE RINCHIUSE NEL BOX. DENUNCIATI DUE GIOVANI

 Custodivano 7 cani molossoidi in pessime condizioni igienico sanitarie in box fatiscenti e con carcasse di altri animali. Tra loro anche una tartaruga appartenente a una specie protetta. I carabinieri di Palazzolo Acreide, con i carabinieri dello squadrone eliportato cacciatori Sicilia, del Nucleo Cites di Catania, di personale Asp, tecnici del comune e dell’Enel, hanno effettuato una serie di controlli nel centro storico, ed hanno denunciato un 21enne e un 19enne, per furto di energia elettrica mediante allaccio diretto alla rete pubblica, maltrattamento di animali e detenzione illecita di specie protetta.

I due giovani occupavano abusivamente alcuni immobili. Nei terreni di pertinenza trovati rottami di ciclomotori di verosimile provenienza illecita e sui quali sono in corso accertamenti. I cani sono stati sequestrati. La tartaruga è stata trasferita presso una struttura gestita dai carabinieri forestali di Catania e sarà presto reimmessa in natura.


PSICOSI DA ORSI IN TRENTINO. DECINE DI CHIAMATE AL 112 PER AVVISTAMENTI IMMAGINARI DI ORSI CHE NON ESISTONO

 Sono diverse le persone che, nelle ultime settimane, hanno segnalato agli operatori del 112 la presenza di orsi nei boschi, dopo aver sentito quello che a tutti gli effetti sembrava il loro ruggito. Si è trattato, tuttavia, di un falso allarme.

Quello che tutti hanno scambiato per il verso del grande carnivoro era, in realtà, il bramito dei cervi in amore. È proprio a inizio autunno, infatti, che i cervi si accoppiano. Per riuscire nel loro intento, specialmente in orario crepuscolare e notturno, gli esemplari maschi emettono dei vocalizzi molto simili a quelli degli orsi quando si sentono minacciati.

Per saperne di più, è possibile consultare il report sui grandi carnivori pubblicato dal servizio faunistico di Trento, disponibile online sul sito della provincia.


RITORNA LA GUERRA DEI TARTUFI? 3 CANI AVVELENATI IN MOLIISE DUE SONO MORTI

 Sono tre in tutto i cani avvelenati, tre pastori abruzzesi. Due sono morti, l'altro - in cura da un veterinario - forse si salverà. 

E' accaduto a Vastogirardi, in contrada Pantanelli. Il sindaco del paese altomolisano, Antonio Cea, ha firmato l'ordinanza che ha interdetto l'area interessata agli uomini e a qualsiasi animale domestico, in primis cani da caccia e da tartufo. 

I due animali morti sono stati trasferiti all'istituto zooprofilatico di Isernia che nei prossimi giorni potrà fonire un quadro più preciso sulle cause dei decessi. 

Oggi i Carabinieri forestali - con l'ausilio delle unità cinofile arrivate da Scanno - hanno bonificato l'area. Domani ascolteranno il proprietario dei pastori abruzzesi, un allevatore altomolisano titolare di un'azienda agricola. 

Al momento sulle cause dell'avvelenamento si possono fare solo ipotesi. L'unica certezza è che non sono stati trovati bocconi avvelenati, né sono stati segnalati altri episodi simili in zona. 

Certo è che in Alto Molise gli avvelenamenti di animali non sono una novità. Poco meno di un anno fu messa a segno una vera e propria strage di cani da tartufo a San Pietro Avellana. 

Ma a Vastogirardi questa ipotesi almeno per ora non trova riscontri: dal primo ottobre, da quando cioè è stato dato il via alla raccolta del bianco, a ridosso di contrada Pantanelli si aggirano cani da tartufo e da caccia, ma finora nessuno ha segnalato la presenza si sostanze sospette o animali avvelenati.  


martedì 15 ottobre 2024

CUCCIOLA DI LUPA TROVATA A DMONTE E TRASFERITA NELL'AREA FAUNISTICA

Una lupa di sei mesi è stata trovata vicino a una casa a Demonte e trasferita nell’area faunistica del centro Uomini e Lupi di Entracque, gestita dal Parco Alpi Marittime. Dopo la segnalazione sono stati organizzati sopralluoghi dal servizio di vigilanza del Parco e del nucleo carabinieri forestali di Demonte- Insieme al personale del centro di referenza regionale grandi carnivori è stato organizzato l’intervento per la cattura del cucciolo. «Concessa l’autorizzazione da parte del ministero dell’Ambiente – spiegano dal Parco – si è proceduto al prelievo dell’animale per il trasporto nell’area faunistica dove sarà sottoposto a sterilizzazione. La lupa ha sviluppato un comportamento confidente perché si era abituata ad alimentarsi dalle ciotole lasciate a disposizione dei cani di proprietà in un’abitazione in una zona isolata, dove ha trovato riparo».

«I lupi confidenti – precisano – sono animali che hanno perso la naturale diffidenza verso le persone e si lasciano avvicinare. Spesso tale comportamento è favorito dalla presenza di cibo facilmente accessibile. Tali situazioni possono comportare rischi per l’incolumità umana e la sopravvivenza dell’animale. Fondamentale non lasciare rifiuti organici fuori casa o cibi per animali domestici. Importante avvisare le autorità competenti se si notassero comportamenti anomali da parte della fauna selvatica, contattando i carabinieri forestali (112), il Centro grandi carnivori e l’Asl».


ABRUZZO. AIDAA:"A MARSILIO NON RESTA CHE RITIRARE IL PROVVEDIMENTO DI CACCIA AI CERVI"

L'AQUILA (15 OTTOBRE 2024) "Ieri mattina la regione Abruzzo annuncia il rinvio della caccia ai cervi per problemi di carattere burocratico, poi la notizia che chiarisce definitivamente la scelta del blocco della caccia ai 500 cervi autorizzata dalla giunta Marsilio in alcune zone dell'Abruzzo: il Consiglio di Stato accoglie il ricorso delle associazioni animaliste e sospende la delibera fino al prossimo 7 novembre quando si terrà l'udienza di merito sul ricorso. Quindi fucili fermi ed uno smacco non indifferente alla giunta Marsilio che non ascoltando gli appelli giunti da ogni parte ultimo dei quali quello del frontman del gruppo musicale Pfm Franz Di Cioccio ha voluto tirare dritto e confermare la mattanza che ora è stata bloccata almeno temporaneamente dal consiglio di Stato. Sulla vicenda intervengono gli animalisti dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA che a questo punto invitano il presidente Marsilio a fa un passo indietro. "Questa vicenda si sta rivelando un boomerang per il presidente dell'Abruzzo e la sua giunta, che però è ancora in tempo a porre rimedio alla questione, chiudendola in maniera positiva. Per farlo - chiosano gli animalisti- non gli rimane che ritirare il provvedimento di abbattimento e chiudere qui tutta la storia".

AVVISTATO NEL TRENTINO ORIENTALE L'ORSO M75 . SE CATTURATO RISCHIA LA SOPPRESSIONE

 Èstato avvistato un nuovo esemplare di orso nel Trentino orientale: M75, maschio di 4 anni, nato nella popolazione degli orsi trentini occidentali e che, poi, ha attraversato la valle dell'Adige. Stando ai risultati delle analisi svolte dai tecnici di Fem – riporta il report dei Grandi carnivori in Trentino pubblicato dal Servizio Foreste e Fauna della provincia di Trento – si tratta dello stesso plantigrado che, nei mesi estivi, aveva provocato diversi danni al patrimonio apistico dell'area orientale della nostra regione.

Sono tuttora in corso ulteriori analisi per capire se M75 sia anche responsabile dei danni avvenuti nelle zone di Val Calamento, Tesino, bassa Valsugana, Paneveggio, Primiero e Feltrino (BL).

Per maggiori informazioni sullo stato degli orsi e dei lupi in Trentino, è possibile consultare il report sul sito della provincia.


BRACCONIERE NAPOLETANO CONDANNATO A UN ANNO E 4 MESI

 Il Tribunale di Napoli ha condannato ad un anno e quattro mesi di reclusione il bracconiere soprannominato “FRECCIANERA”, noto per essere sfuggito per anni a numerose operazioni delle forze di polizia fino a quando, nel 2021, non è stato colto sul fatto dai Carabinieri e dalle guardie WWF e CABS. L’uomo si è reso protagonista di numerosi atti di bracconaggio e per quanto emerso dalle indagini e dal processo, pur essendo privo di licenza di caccia, utilizzando un’arma clandestina ha sparato anche a ridosso delle case nel centro abitato di Forio, soprattutto in primavera (periodo di chiusura generale), quando l’isola diventa un punto di sosta per centinaia di uccelli migratori che dall’Africa raggiungono stremati l’Europa per nidificare. Ischia è anche uno dei luoghi a più alto tasso di bracconaggio d’Italia e per questo da oltre 30 anni le guardie WWF ogni primavera svolgono un campo antibracconaggio. Oltre ai filmati acquisiti durante le indagini, ad inchiodarlo sono state le decine di carcasse di uccelli protetti ritrovate nella sua abitazione. I giudici di Napoli hanno condannato l’imputato per furto aggravato ai danni dello Stato, il cosiddetto “furto venatorio”, precisando – molto opportunamente – che “anche dopo la riforma Cartabia è procedibile di ufficio”, condividendo quindi la tesi adottata per prima dalla Corte d’Appello di Trieste e indicata dal WWF nel relativo processo, secondo la quale gli animali selvatici devono essere equiparati alle “cose di pubblica utilità” rispetto alle quali non è necessaria la querela in caso di furto.


CARONNO PERTUSELLA. CANI AVVELENATI CON IL TOPICIDA. SCATTA L'ALLARME DELLE AUTORITA'

 Ètornato l’incubo bocconi avvelenati a Caronno. L’allerta arriva sui social da uno studio veterinario corso in aiuto di una famiglia che, molto attenta, è riuscita a intercettarli. Riordinando in giardino, hanno trovato alcuni bocconi di cibo che non avevano preparato loro e così si sono rivolti alla clinica.

"Quelle rinvenute – spiega il personale – in un giardino privato a Caronno Pertusella, in via Santa Margherita, sono esche. L’indagine tossicologica effettuata dall’Istituto Zooprofilattico ne ha confermato la natura tossica (rodenticida)”.

Si tratta di una sostanza “potenzialmente mortale” anche per gli animali domestici. L’invito per tutti i proprietari di 4 zampe è quello di “prestare massima attenzione a qualsiasi cosa possano ingerire gli animali, sia in giardino sia nel corso delle passeggiate all’esterno”. In passato il problema si era proposto con diversi cani vittime di bocconi avvelenati e anche un decesso.


lunedì 14 ottobre 2024

CANI ALLA CATENA E IN CONDIZIONI FATISCENTI A CAVA DEI TIRRENI

 Cani legati con la catena, multe e controlli a Cava de' Tirreni a fare da contorno ad un'operazione, condotta in giornata, da parte del personale di polizia giudiziaria delle Guardie Zoofile Aisa Provinciale Salerno. Dieci le unità impiegate, insieme a tre auto, presso diverse frazioni della città metelliana. Alcuni cani sono stati trovati legati ad una catena. Vicino, delle ciotole con acqua verdastra, in ambiente fatiscente tenuto in condizioni incompatibili con la gestione e cura degli animali. Due cani, ancora, sono stati trovati in spazi chiusi, in condizioni precarie.


RINVIATA LA MATTANZA DEI CERVI IN ABRUZZO. ANIMALISTI: BENE MA SERVE LA REVOCA TOTALE

L'AQUILA (14 OTTOBRE 2024) La regione Abruzzo ha rinviato a Novembre la mattanza dei 500 cervi per la quale era previsto l'inizio oggi. Una decisione che la Giunta Marsilio ha motivato con problemi burocratici, ma che in realtà è stata presa in attesa del giudizio del Consiglio di Stato dopo la decisioni di un gruppo di associazioni animaliste di presentare ricorso avverso la decisione del TAR Abruzzese che invece dava il via libera alla caccia di 500 cervi comprese mamme e cerbiatti. Felice la reazione degli animalisti anche se molto cauti nel festeggiare:"Si tratta di una decisione presa dalla regione Abruzzo in attesa della decisione del consiglio di Stato sul ricorso delle associazioni animaliste a cui va il nostro ringraziamento ed il nostro plauso. - scrivono gli animalisti dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA- e della presa di posizione contro questa decisione di migliaia di persone e personaggi ultimo dei quali in rdine di tempo Franz Di Cioccio leader del gruppo della PFM. Ci auguriamo -concludono gli animalisti- che la regione Abruzzo faccia un passo indietro definitivo revocando questa scellerata decisione".

RINVIATA A NOVEMBRE LA CACCIA AI CERVI IN ATTESA DELLA PRONUNCIA DEL CONSIGLIO DI STATO

  Tirano un sospiro di sollievo i cervi abruzzesi. Il via alla caccia, previsto per oggi è slittato. A comunicarlo il vice presidente della Giunta regionale, Emanuele Imprudente: gli ambiti territoriali devono ancora emanare gli avvisi pubblici per l'assegnazione dei capi da abbattere, pertanto tutto verrà rinviato a novembre.

Esulta il fronte dei contrari che ora spera anche nel ricorso al Consiglio di Stato contro la decisione del Tar aquilano che ha confermato il via libera agli abbattimenti: secondo quanto appreso da fonti legali non sarebbe escluso un verdetto d’urgenza per questa mattina stessa da Palazzo Spada.

Come denunciato dal Wwf, allegato alla ormai nota delibera di Giunta è presente un disciplinare che, tra le tante indicazioni, contiene anche un vero e proprio tariffario.

Si tratta di 50 euro per i piccoli minori di 12 mesi, 100 euro per le femmine giovani e adulte, 150 euro per i maschi giovani e 250 euro per i maschi adulti. I cosiddetti premi aumentano se il cacciatore non è residente in Abruzzo tanto da arrivare fino a 600 euro per un maschio adulto.

Intanto Franz Di Cioccio, batterista della Pfm, la Premiata Forneria Marconi, originario di Pratola Peligna, ha scritto una lettera aperta proprio al governatore Marsilio per scongiurare "la scelta di eliminare animali innocenti", definita "un grave errore".

"Da abruzzese non posso sottrarmi da inviarle questa lettera: 469 cervi, cuccioli compresi, saliranno sul patibolo senza processo. Se l'umanità non rispetta gli animali e li fa soffrire, non si rispetta e fa soffrire se stessa. Se invece l'uomo protegge gli animali, si sentirà meglio nei suoi sentimenti, nel suo cuore e nella sua famiglia", scrive Di Cioccio.

"Invece di uccidere, basta far migrare gli animali. Le nuove tecnologie e le nuove ricerche ci insegnano, che usando le frequenze, si può ottenere lo stesso risultato, senza eliminare gli animali, i quali cercano solamente di vivere la loro vita al meglio”, conclude. In tal senso il Comune chietino di Rosello ha manifestato disponibilità a farsi carico di alcuni animali negli scorsi giorni.

L’appello di Di Cioccio si unisce a quello di altri intellettuali, su tutti la scrittrice Donatella Di Pietrantono, e alla raccolta di circa 140 mila firme per scongiurare le uccisioni. Appelli, fin qui, rimasti inascoltati.



domenica 13 ottobre 2024

DOMANI INIZIA LA MATTANZA DEI CERVI IN ABRUZZO. GLI ANIMALISTI FANNO RICORSO AL CONSIGLIO DI STATO

 Un ricorso urgente al Consiglio di Stato per riformare l'ordinanza con cui il Tar ha respinto l'istanza con cui veniva chiesta la sospensione della delibera che da lunedì consentirà la caccia di selezione del cervo in Abruzzo.

Questo l'impegno annunciato dai rappresentanti delle associazioni ambientaliste e animaliste in una conferenza stampa convocata all'Aquila per fare il punto sulle azioni messe in atto contro la delibera votata in estate dalla Regione Abruzzo.
    "L'ordinanza del Tar Abruzzo - hanno spiegato i rappresentanti riuniti al piazzale dell'Emiciclo - che non ha accolto la richiesta di sospensiva della delibera presentata dalle associazioni Lav, Lndc Animal Protection e Wwf Italia è stata sicuramente una profonda delusione per i proponenti, ma anche per i tantissimi abruzzesi che si aspettavano da parte della magistratura amministrativa uno stop alla scelta della Regione".
    Finora la Regione Abruzzo aveva detto di no a leggi di questo tipo



BOCCONI AL TOPIDA A CARONNO PERTUSELLA

 CARONNO PERTUSELLA – E’ tornato l’incubo bocconi avvelenati a Caronno. L’allerta arriva sui social da uno studio veterinario corso in aiuto di una famiglia che molto attenta è riuscita ad intercettarli.

“Sono state rinvenute – spiega il personale – delle esche in un giardino privato a Caronno Pertusella, in via S. Margherita. L’indagine tossicologica effettuata dall’Istituto Zooprofilattico ne ha confermato la natura tossica (rodenticida)”.


sabato 12 ottobre 2024

SPARATORIA A MODUGNO- UCCISO UN CANE


Erano le sette di sera quando ieri - 11 ottobre - è stato esploso il primo di una serie di colpi di pistola fra due uomini armati a Modugno vicino ad una scuola elementare. Un conflitto a fuoco, con botta e risposta da ambe le parti, in via Verdi, durante il quale è rimasto ucciso un cane.

CIBO PER ANIMALI SCADUTO SEQUESTRATO DAI NAS A MODENA

 Modena, 12 ottobre 2024 – Cibo per animali scaduto ma ancora sugli scaffali per la vendita: lo hanno trovato i carabinieri del Nas – il Nucleo anti sosfisticazioni dei carabinieri – durante una ispezione, nella zona del distretto ceramico, di un bazar etnico.

Le 133 confezioni, il cui valore commerciale complessivo ammonta a circa 500 euro, sono state sequestrate. Al legale responsabile dell'attività commerciale è stata comminata una sanzione amministrativa di 500 euro per la violazione delle norme sanitarie relative alla conservazione e commercializzazione dei prodotti per animali.

L’intervento si inserisce nell’ambito delle operazioni dei Carabinieri del N.A.S. volte a garantire il rispetto delle norme igienico-sanitarie a tutela del benessere animale.



CASTEL SAN GIOVANNI. GATTO CHIUSO NEL COFSNO DI UN AUTO SALVATO DAI POMPIERI

 Momenti di apprensione in via Pascoli, a Castel San Giovanni, dove un gatto è rimasto incastrato nel cofano di un’auto per ore, miagolando disperatamente. Il suo pianto ha attirato l’attenzione dei passanti, che hanno subito avvisato i pompieri. Giunti sul posto, i vigili del fuoco sono riusciti a liberare l’animale e lo hanno affidato a un veterinario per gli accertamenti del caso.


venerdì 11 ottobre 2024

ANIMALI MALTRATTATI AL CIRCO MARTIN. ORA LA CONDANNA E' DEFINITIVA

 Arriva la condanna definitiva della Corte di Cassazione per i titolari del Circo Martin, Eusanio Martino e Adam Caroli, responsabili di maltrattamento nei confronti dei molti animali esotici protagonisti di decine di spettacoli sotto il tendone allestito nel 2014 ad Arzachena.

Tigri, leoni, cammelli, un ippopotamo e un’elefante, e poi ancora serpenti e scimmie tenuti in condizioni pessime e maltrattati.

A far partire l’inchiesta, ormai 10 anni fa, è stata la Lav con una denuncia contro il circo che portò al sequestro di tutti gli animali, poi affidati alla stessa associazione che ancora oggi se ne prende cura all’interno del Centro AnimaNatura Wild Sanctuary.Nel 2022, in primo grado, il Tribunale di Tempio Pausania aveva condannato entrambi gli imputati a quattro mesi di reclusione, sentenza confermata lo scorso anno dalla Corte di appello di Cagliari, sezione distaccata di Sassari, e adesso diventata definitiva con il pronuciamento della Cassazione.


TOBY E' MORTO DOPO ESSERE STATO PRESO A CALCI ALL'ADDOME

 Lucca, 11 ottobre 2024 – E’ morto ammazzato dopo due giorni di agonia, forse a causa di uno o più calci che gli hanno provocato lesioni interne gravissime. Sconcerto nella Piana per l’atroce fine del cane Toby, un beagle affettuoso e mansueto, la mascotte dei cacciatori della zona tra Altopascio e Porcari dove era sempre presente. Un animale dolce, che riceveva con piacere il suo biscotto. Nessuno riesce a spiegarsi la ragione di una simile atrocità.

Il fatto risale a domenica scorsa. Nemmeno i padroni, la famiglia di Mario Micheli, ex presidente di una squadra di calcio locale, riesce a motivare quanto è accaduto. “Abitiamo in località Pollino, nel territorio di Porcari – spiega Claudia Petri Micheli – e oltre a Toby, con noi da una decina di anni, abbiamo altri cinque cani. Lui non dava mai fastidio a nessuno. Di piccola taglia, era l’unico che lasciavamo libero fuori. Abbiamo molto spazio e il bracchetto era solito girare fino ai capanni di coloro che svolgono attività venatoria, ormai aveva familiarizzato con loro. Sono persone che conosciamo, era simpaticamente affezionati a lui. Mansueto, sempre disponibile per le coccole. Quando è ritornato, domenica sera, non si notavano ferite particolari. Quello che ci ha colpito – aggiunge la proprietaria – è che rifiutava il cibo e questo ci ha insospettito. Non si notava ancora l’ematoma che poi sarebbe emerso nella notte. La mattina dopo lo abbiamo portato con urgenza ad un veterinario di Lucca. Speravamo che ce la facesse, invece non è stato così. Lesioni gravissime all’intestino e, soprattutto, ai reni. Queste le cause della morte. Non sappiamo darci pace. Chi ha commesso uno spregio del genere è senza cuore. I medici ci hanno spiegato che non si tratta di patologie compatibili, ad esempio, con l’urto di un veicolo. Il nostro cagnolino è stato ammazzato a calci, così ci dicono, non si sa se con uno stivale, ma comunque con colpi e pedate talmente forti che gli hanno procurato lesioni fatali”.


DONNA AVREBBE LANCIATO CIOCCA DI LEGNO CONTRO UN ORSO MARSICANO. ESPOSTO AIDAA

PESCASSEROLI (11 Ottobre 2024) Una donna avrebbe scagliato una ciocca di legno contro un orso marsicano, il fatto gravissimo sarebbe accaduto alcuni giorni fà e ripreso dalle persone presenti sul posto. Per rispetto della carta di Pescasseroli non diamo il nome della località esatta dove questo è avvenuto per la tutela degli stessi orsi. L'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente  AIDAA ha deciso di inviare un'esposto alla procura de L'Aquila per chiedere di verificare l'satta dinamica dell'evento ed eventualmente individuare e sanzionare la responsabile di questo gesto ignobile e pericoloso.

AVVELENANO I GATTI DELL'EX COGNATA PER NON FARLA VIVERE VICINO A LORO. CONDANNATE 2 SORELLE

 Due sorelle sono state condannate in primo grado a un anno e sei mesi di reclusione per stalking e lesioni nei confronti dell’ex cognata e dei suoi figli. Secondo le accuse, le due avrebbero perseguitato la donna in vari modi, arrivando persino ad avvelenarle i gatti e a minacciarla di morte, dicendo: “Attenta che il veleno lo mettiamo pure a te”. I fatti risalgono al 2016 e si sono svolti ad Angri come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.

Angri, avvelenano i gatti dell’ex cognata: sorelle condannate

Le due imputate non volevano che la donna, dopo la separazione, continuasse a vivere con i figli nella casa confinante, come stabilito dal giudice. Per questo motivo, avrebbero messo in atto una serie di atti vessatori per costringerla ad andarsene. La denuncia presentata dalla vittima descrive una lunga serie di dispetti, tra cui suonare il citofono ripetutamente, rigare l’auto, avvelenare gli animali domestici e staccare l’elettricità, privando la famiglia dell’acqua calda.

Alle minacce verbali si sono aggiunti episodi di violenza fisica, come l’aggressione alla figlia della vittima, che in seguito a un litigio è stata spinta contro un cancello, riportando un trauma cranico. Il Tribunale di Nocera Inferiore ha emesso la sentenza di condanna, ma si attendono ancora le motivazioni della decisione.


giovedì 10 ottobre 2024

CANE UCCISO A RACALMUTO- ANIMALISTI METTONO TAGLIA SUL RESPONSABILE

 RACALMUTO (AGRIGENTO 10 OTTOBRE 2024)  L'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente nei prossimi giorni invierà una denuncia alla procura di Agrigento per animalicidio e una taglia di 3.000 euro sulla testa dei responsabili o del responsabile dell'uccisione a colpi di arma da fuoco del cane di un insegnate avvenuto a Racalmuto in provincia di Agrigento, Il corpo del cane deceduto è stato rinvenuto dalla donna in una zona di campagna nei pressi della sua abitazione. Il cane è stato freddato con un colpo di arma da fuoco cosi come confermato anche dal veterinario accorso sul posto. Ignota la mano assassina ed il muovente. Sulla vicenda stanno indagando i carabinieri.



SEQUESTRATI A MANTOVA 55 GATTI CHE ORA CERCANO CASA

 Cinquantacinque gatti stipati in un appartamento che era diventato una sorta di gattile abusivo sono stati messi in salvo e ora hanno bisogno di aiuto. I gatti sono stati recuperati da un appartamento comunale a Bagnolo San Vito, un comune in provincia di Mantova, dove era tenuti chiusi in condizioni di forte degrado, all’interno di due piccole stanze, senza neanche una lettiera per i bisogni. I gatti sono stati salvati grazie all’intervento del Comune e dell’associazione Gattorandagio Odv che ha preso in custodia tutti i felini. Ma 55 gatti in un colpo solo sono tanti da gestire e questo ha messo in emergenza l’associazione, che per garantire assistenza e cure a tutti ha lanciato un appello sui social, nella speranza che qualcuno possa prendere a cuore la causa.