lunedì 16 settembre 2024

ESCHE AVVELNATE A ROMANO D'EZZELINO

 Esche avvelenate nella frazione di San Giacomo a Romano d'Ezzelino. Sono almeno quattro i casi di animali portati dal veterinario nei giorni scorsi con sintomi di avvelenamento: vomito con copiose tracce ematiche. Si tratta di cani e sono stati ricoverati per ricevere le cure del caso. Gli episodi riguardano l'area compresa tra le vie Matteotti, Tartini e Col. Dissegna. «Le forze dell'ordine stanno facendo le necessarie verifiche - fa sapere il sindaco Simone Bontorin -. Gli episodi si sono concentrati nell'area centrale di San Giacomo, un quadrilatero circoscritto, e i bocconi sono stati lasciati nelle aree verdi pubbliche ma anche nei pressi delle abitazioni private. L'istituto zooprofilattico sta effettuando le analisi sui campioni recuperati - conclude il sindaco - e dalle prime indiscrezioni sembrerebbe trattarsi di topicida».

Pronto anche l'intervento dei volontari dell'Enpa di Bassano, che si sono mobilitati recandosi nella zona colpita invitando la popolazione residente a vigilare con particolare attenzione sui propri animali d'affezione. La raccomandazione è quella di vigilare sia quando vengono portati nelle aree verdi pubbliche, ma anche quando sono liberi all'interno dei giardini privati. Da quanto si apprende dalla pagina Facebook dell'ente, i volontari che si sono concentrati anche nella raccolta porta a porta di informazioni, sarebbero venuti a conoscenza del ritrovamento di "lettere anonime minatorie e di lamentele" indirizzate a famiglie con animali.

Oltre ai bocconi avvelenati, sembra siano stati rinvenuti anche polpette con chiodi e un sacchetto contenente polvere verde. La preoccupazione, ovviamente, non riguarda solo gli animali ma anche i bambini che inavvertitamente potrebbero entrare in contatto con le sostanze gravemente nocive.

L'amministrazione comunale, che condanna il gesto e ricorda che il posizionamento di esche o di bocconi avvelenati è pratica punibile a norma di legge, invita chiunque sia in possesso di ulteriori informazioni di recarsi dalle forze dell'ordine, carabinieri, polizia o polizia locale, per contribuire all'identificazione del responsabile.