Le associazioni Leal, Leidaa, Oipa e Zampe che danno una mano hanno presentato oggi al Tar di Bolzano un'istanza cautelare ante causam per chiedere la sospensione dell'autorizzazione all'abbattimento di due lupi in val Venosta, firmata dal presidente della Provincia autonoma Arno Kompatscher.
Nell'istanza si sottolinea, tra l'altro, "la mancata applicazione del principio di proporzionalità e gradualità, più volte richiamato su questa materia dal Consiglio di Stato, visto che manca o è insufficiente la prova che siano state adottate tutte le misure preventive prima di richiedere una deroga al divieto di abbattere animali di specie particolarmente protetta. Inoltre, è dato per scontato che il prelievo di due lupi 'a caso' metta fine alle predazioni, mentre sono del tutto ignoti gli effetti di uccisioni indiscriminate sui branchi di lupi. Inoltre, secondo i pareri di scienziati europei raccolti dalla startup italiana Green Impact, sullo stato di conservazione della specie, anche nell'ambiente alpino, incidono i segni di ibridazione con cani e le ridotte dimensioni di alcune popolazioni locali. La mancanza di un piano di gestione aggiornato e complessivo per il lupo in Italia dovrebbe indurre alla prudenza”.