Non si ferma l’attività di repressione messa in campo dai Carabinieri Forestali contro il fenomeno del bracconaggio ittico."Questa volta i militari del Gruppo Carabinieri Forestale di Rovigo sono riusciti ad intervenire direttamente sul luogo di pesca dove accertavano l’utilizzo di almeno 200 metri di reti da pesca tipo tramaglio in un corso d’acqua nel comune di Bagnolo di Po. I militari in servizio di appostamento fin dall’inizio della battuta di pesca restavano in osservazione fino alla conclusione delle operazioni, avendo così modo di accertare che più soggetti di origine serba, utilizzavano strumenti da pesca non consentiti ed un numero di canne da pesca superiore al consentito"."Ai pescatori di “professione” venivano contestate sanzioni per violazioni amministrative di cui alla legge regionale 19/98 disciplinato dal regolamento regionale per la pesca e l'acquacoltura n. 1/2023, tra cui il mancato versamento per pesca sportiva".
"Considerate le condotte illecite che si continuano a rilevare, nel prossimo futuro verranno sicuramente rafforzati i servizi di repressione in questo ambito, anche con l’intervento del Soarda – Sezione Operativa Antibracconaggio e Reati in Danno degli Animali (trattasi di un reparto specializzato dell’Arma dei Carabinieri), dove operano militari particolarmente specializzati nel contenimento del fenomeno".