Torino, 3 gennaio 2023 – Un evento festoso, quello della fine dell’anno e dell’inizio di un nuovo ciclo, trasformatosi in una tragedia in un piccolo rifugio per animali nel mezzo della campagna piemontese: il cavallo Tornado, da ben 22 anni parte della famiglia, è morto in conseguenza ai botti di Capodanno. Una scomparsa che ha causato grande dolore per Carolina Verardo, proprietaria del B&B Oca Carolina a Buttigliera Alta, che accoglie diversi animali – cavalli, pony, maiali, cani – salvati da canili e soppressioni: “Era un cavallo speciale, ci ha dato molto amore”, spiega in lacrime. Non è la prima volta in cui i petardi spaventano gli animali di questa “oasi di pace”, come la definisce Verardo, e infatti avevano preso delle precauzioni: “Non li abbiamo lasciati soli, erano all’interno e siamo sempre stati con loro”. Purtroppo, non è bastato: “Il frastuono è stato molto più intenso degli anni scorsi, sembrava di stare in guerra, anche prima della mezzanotte”. A un certo punto, il cavallo Tornado si è imbizzarrito: “Per la paura non capiscono più niente”, spiega Carolina. Compiendo un salto è atterrato malamente per evitare di cadere su un pony, procurandosi una grave frattura alla zampa.
La famiglia ha cercato di fare il possibile per salvare l’amato animale, portandolo tempestivamente dal veterinario: “Avremmo fatto di tutto, lo avremmo fatto operare se ci avessero detto che c'era una possibilità” – ma il medico ha spento immediatamente ogni speranza – ci ha detto ‘Dove volete andare con una frattura del genere?’”. Il cavallo è stato quindi soppresso, arrecando grande dolore alla sua famiglia – umana e non: “Non riusciamo più ad affacciarci ora che il suo recinto è vuoto, vediamo gli altri animali posizionati sul posto che solitamente occupava Tornado, percepiscono questa perdita”. Anche gli ex ospiti della struttura si sono uniti al dolore, inviando ai proprietari le foto e i video che avevano fatto in compagnia di Tornado, soprattutto quelli che lo ritraggono con i bambini, che con lui hanno imparato a cavalcare.
Ma Carolina vuole che il loro dolore si trasformi in qualcosa di più grande, in una sensibilizzazione affinché le autorità si impegnino maggiormente nel tutelare gli animali: le ordinanze che impediscono i botti – mai rispettate – non bastano. Il messaggio si spinge anche alle persone che celebrano la fine dell’anno con i petardi: “Se avete un minimo di cuore, festeggiate in un altro modo, ci sono le scintille luminose, e pensate agli animali anche oltre all’ecologismo”.