Uno sparo. Secco. Improvviso. Senza dire una parola, senza chiedere se quel cane che si stava avvicinando ai suoi fosse con qualcuno. Ha pensato fosse un lupo e ha sparato, il cacciatore che sabato mattina era nella campagna di via provinciale Palaiese, a Partino, vicino all’abitazione di Silvia Bigliotto. La donna era con suo figlio Tommaso e Oreste, un bellissimo esemplare di lupo cecoslovacco, figlio di un pluricampione mondiale, per la consueta sgambata mattutina del cane. "Il giorno prima, venerdì, siamo stati a Milano per la laurea di mio figlio Jacopo – racconta Silvia in lacrime – Oreste era con noi ed era stato tre ore in macchina. La sera di venerdì era tardi e non siamo usciti. Così, la mattina di sabato, l’abbiamo portato fuori per una passeggiata. Come sempre abbiamo guardato che non vi fossero macchine di cacciatori e quando siamo arrivati alla grande oliveta l’abbiamo sciolto per farlo correre e svagare. Pochi istanti e Oreste è stato ucciso con un colpo al cuore. Siamo rimasti impietriti. Mio figlio era dietro il cacciatore, fosse stato vicino al cane avrebbe rischiato anche lui. Una decisione, quella del cacciatore, quanto meno avventata". L’uomo, un cinquantaseienne di Cascina, che pensava si trattasse di un lupo vero che si fosse avvicinato ai suoi due cani da caccia per far loro del male, è stato denunciato dai carabinieri forestali. "Rossella Prosperi, presidente dell’associazione ’Amici degli animali a quattro zampe’ che gestisce il canile Valle Incantata di Lajatico – racconta ancora Silvia Bigliotto – si costituirà parte civile. Altre associazioni, anche nazionali, di tutela degli animali e del lupo cecoslovacco ci stanno contattando per fare altrettanto".