Angri (11 dicembre 2023) Leone il gatto morto nella notte tra sabato e domenica nell'ambulatorio veterinario dell'Asl di Cava dei Tirreni merita giustizia su questo penso che siamo tutti d'accordo- scrivono gli animalisti di AIDAA-ma per aver giustizia è necessario avere il sangue freddo ed analizzare la situazione dal suo principio, risaldendo al posto dove è stato trovato, che a quanto dicono i residenti del luogo è una strada di campagna. Leone era un gatto randagio che da quanto abbiamo capito era in condizioni precarie e che quindi potrebbe essersi facilmente avvicinato a chi con l'intenzione di catturarlo gli offriva del cibo. Ma rimane il dubbio come quel gatto possa essere stato scuoiato a mente sana? Un gatto si dimena non si lascia certo togliere volonrìtariamente la pelle dal corpo. Lo scuoiamento è stato compiuto da mani esperte in quanto partito dalla pancia del povero Leone. Mani esperte di sa maneggiare un coltello o un bisturi alla perfezione. Ma se Leone non poteva che essere sedato o tramortito altrimenti si sarebbe ribellato e questo lascia aperte diverse piste. E poi rimane il fatto del perchè questo gatto sia stato lasciato in quelle condizioni. Scappato, abbandonato in quel luogo per dare un segnale e se si a chi? E tra l'altro pare -scrivono ancora nel comunicato quelli di AIDAA- che già in passato siano stati trovati in zona resti di gatti nelle stesse condizioni, se questo fosse vero perchè non ci sono state denunce? Sono ancora tante le domande a cui dare un risposta, e queste sono solo le prime.L'unica cosa certa è che Leone ha patito l'inferno. E noi quello che vogliamo non è un quarto d'ora di notorietà - concludono gli animalisti di AIDAA- ma un minuto di verità per trovare e colpire i responsabili chiunque essi siano e ovunque si trovino e non ci fermeremo qui, dicano quel che vogliono ma questa storia deve essere chiarita". Questa la nota stampa dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente sulla vicenda del povero gatto Leone.
