Si è presentato sul posto di lavoro dell’ex moglie con un gatto morto dentro una scatola di cartone, pretendendo che le restituisse fede nuziale e foto del matrimonio. Un altra volta si era presentato sempre nell’hotel dove lavora la moglie e dopo averla ripetutamente offesa si era abbassato anche i pantaloni alla presenza dei clienti. Queste alcune delle azioni che un 56enne, originario di Prato ma da anni residente in Maremma, ha compiuto nei confronti dell’ex moglie. Un matrimonio durato 20 anni, in cui l’uomo non ha mai smesso di avere un atteggiamento violento fatto di litigi, aggressioni verbali e vessazioni spesso alimentate dall’abuso di droga. E così pochi giorni fa i carabinieri hanno arrestato l’uomo, che è in carcere, per l’ordinanza di custodia cautelare del giudice Cecilia Balsamo secondo cui l’uomo "ha posto in essere azioni inquietanti che denotano totale perdita di lucidità e confermano il timore manifestato dalla moglie, dal figlio e da altre persone".