AVAGLIO (4 Settembre 2023) I cacciatori c'erano ed erano tanti alla messa celbrata ieri ad Avaglio da don Alessio Biagioni, certo nonc'erano (per fortuna) fucili e divise di caccia lasciati a casa dai cacciatori ma lo spirito era quello e don Alessio nella sua omelia ha pronunciato parole inaccettabili a favore della caccia: ""La caccia è sempre esistita – ha annunciato don Alessio dall’altare della chiesa di San Michele –, ma il Ministero della Chiesa non l’ha mai considerata a parole. Eppure, la caccia ci ricorda del peccato originale, di quel dualismo imperfetto tra uomo e natura che da sempre ha portato l’uomo a cacciare per procurarsi il cibo. La caccia, non il bracconaggio, è anche attenzione alla natura. Non dico nulla di nuovo: qui ad Avaglio saremo invasi dai cinghiali senza i cacciatori, ci sarebbero dei problemi. Sapendo che nella mia parrocchia ci sono così tanti cacciatori ho pensato che sarebbe stato opportuno benedire non solo loro, ma anche gli strumenti che utilizzano, che fanno bene al nostro territorio. Non era mia intenzione benedire i fucili in quanto tali. Preghiamo il Signore che ci aiuti a comprendere sempre la sua volontà e a seguire il suo amore". Parlando dei fucili come strumenti che fanno del bene. Insorge l'Associazione Italiana Difes Animali ed Ambiente AIDAA : "Le parole pronunciate a favore della caccia da questo prete nell'omelia durante la messa di ieri domenica 3 settembre sono inaccettabili e vergognose, ci chiediamo- scrivono gli animalisti di AIDAA- se questa sia la posizione della chiesa cattolina di fronte alla caccia,ora serve chiarezza intervengano le autorità ecclesiastiche o avvieremo azioni di protesta talmente forti che il loro eco sarà più forte delle campane di mille campanili. Cristo- concludono gli animalisti - predicava la pace questo prete inneggia alla morte che è dominio proprio di satana".