Non riusciva più a spiccare il volo e si aggirava, visibilmente disorientato, in una delle vie a ridosso del Duomo. Ad accorgersi della presenza dell’uccello – che si è poi rivelato essere un lodolaio, specie rara e protetta di falco – è stato un dipendente di un negozio in via Agnello all’altezza del civico 18.
L’uomo, resosi conto delle difficoltà dell’uccello, probabilmente un pullo di falco, lo ha soccorso, lo sistemato all’interno di una scatola di cartone e si è attivato per contattare il Nucleo ittico venatorio della Città metropolitana, che si occupa del soccorso di animali selvatici in difficoltà.
La storia, che si è conclusa con un lieto fine dal momento che ora l’uccello si trova al sicuro nel bosco del Wwf, ha però anche un terzo protagonista: il senzatetto a cui il commesso, non potendolo tenere con sé, ha affidato l’animale in attesa dell’arrivo dei soccorsi. Trasportato al Centro di recupero animali selvatici (Cras) di Vanzago, il falchetto è stato controllato e sembra essere in buone condizioni. Si tratta del primo lodolaio arrivato nella struttura del Wwf dall’inizio dell’anno.