C’è un bracconiere che utilizza un rudimentale ma efficace storditore elettrico collegato a una batteria per fare strage di trotelle di tutte le dimensioni. E’ stato anche fotografato in azione. In un filmato e in una fotografia si vede anche la faccia, purtroppo non così tanto bene da consentire ai Carabinieri forestali (subito informati) di individuarlo e di denunciarlo. Il reato ipotizzato nei confronti dello sconosciuto è quello di bracconaggio, istituito con apposita legge nel 2016, che prevede una pena fino a due anni, il sequestro di mezzi e attrezzature utilizzati per commettere il fatto e una sanzione che può arrivare sino a quindicimila euro.E’ stato un pescatore a notare lo sconosciuto, sui trent’anni e in compagnia di una ragazza, mentre utilizzava l’elettrostorditore per pescare in un tratto del torrente Confienzo, uno stupendo corso d’acqua dell’Alta Val Sessera che sfocia lungo il torrente Sessera all’altezza del Piancone. Secondo il testimone che ha scattato foto e registrato un filmato di nascosto e quindi con immagini non perfette per timore di essere scoperto e della reazione del bracconiere, quel giovane catturava parecchie trote con lo storditore, un aggeggio che grazie alla corrente elettrica di una batteria stordisce i pesci che si trovano a poca distanza dallo strumento. Le trote (che stordite salgono in superficie) venivano poi raccolte con un guadino dal bracconiere e dalla fidanzata (che potrebbe essere accusata dello stesso reato in concorso). La coppia avrebbe raggiunto la zona con un furgone di colore bianco. L’appello è rivolto a chiunque notasse un simile personaggio all’opera di comporre subito il “112” e di far intervenire i Carabinieri.