TRENTO (31 MAGGIO 2023) "La violenza e le minacce sono strumenti criminali che noi condanniamo sempre e che sono lontane da noi mille miglia, ma siccome si parla di minacce chiediamo che le stesse vengano messe sullo stesso piano e voglismo qui ricordare che decine di persone hanno scritto nei giorni scorsi sulle pagine social di alcuni gruppi minacce contro gli animalisti ed incita,emti a sparare agli orsi, ai lupi ed ad usare forconi e fucili contro gli animalisti, noi stessi abbiamo ricevuto minacce dirette di morte oltre una valanga di insulti? Ci domandiamo se in questo caso non si tratta di minacce e di violenza verbale visto che vengono da gruppi che sostengono la decisione del presidente Fugatti di abbattere gli orsi? Ci chiediamo anche perchè attorno a queste minacce i media tacciano o diano spazi estremamente limitati. Ribadiamo la condanna di ogni violenza ma ci ricordiamo bene chi questa spirale di violenza l'ha iniziata e per questo abbiamo deciso di presentare l'ennesima denuncia penale contro queste persone che ben prima del proiettile a Fugatti hanno iniziato una spirale di violenza personale e di gruppo contro chi come noi protestava come suo diritto contro la decisione di abbattere e richiudere a Casteller gli orsi ed in particolare mamma orsa Gaia".
TUTTE LE INIZIATIVE ED I COMMENTI RIGUARDANTI L'ASSOCIAZIONE AIDAA E LE SUE ATTIVITA'
mercoledì 31 maggio 2023
AIDAA DENUNCIA LE MINACCE DI MORTE DEI SOSTENITORI DI FUGATTI
TRENTO (31 MAGGIO 2023) "La violenza e le minacce sono strumenti criminali che noi condanniamo sempre e che sono lontane da noi mille miglia, ma siccome si parla di minacce chiediamo che le stesse vengano messe sullo stesso piano e voglismo qui ricordare che decine di persone hanno scritto nei giorni scorsi sulle pagine social di alcuni gruppi minacce contro gli animalisti ed incita,emti a sparare agli orsi, ai lupi ed ad usare forconi e fucili contro gli animalisti, noi stessi abbiamo ricevuto minacce dirette di morte oltre una valanga di insulti? Ci domandiamo se in questo caso non si tratta di minacce e di violenza verbale visto che vengono da gruppi che sostengono la decisione del presidente Fugatti di abbattere gli orsi? Ci chiediamo anche perchè attorno a queste minacce i media tacciano o diano spazi estremamente limitati. Ribadiamo la condanna di ogni violenza ma ci ricordiamo bene chi questa spirale di violenza l'ha iniziata e per questo abbiamo deciso di presentare l'ennesima denuncia penale contro queste persone che ben prima del proiettile a Fugatti hanno iniziato una spirale di violenza personale e di gruppo contro chi come noi protestava come suo diritto contro la decisione di abbattere e richiudere a Casteller gli orsi ed in particolare mamma orsa Gaia".
CASA DELL'ORRORE NEL CAANAVESE. SALVATI 20 CUCCIOLI
“Nella mia vita di sequestri di animali ne ho fatti tanti, ma di cani trattati così non ne avevo mai visti”.
E’ sincera, angosciata e anche un po’ arrabbiata Patrizia Ceccarelli, responsabile della Casa del Cane Vagando di Barbania.
Ieri, lunedì 29 maggio, è intervenuta in frazione Rastello a Pont Canavese dopo aver ricevuto una segnalazione sulle pessime condizioni in cui venivano tenuti gli animali all’interno di una casa.
E qui ha trovato una vera casa dell’orrore.
“Si sentiva la puzza di escrementi fino a 500 metri di distanza - dice la donna -. Non so come abbiano fatto i vicini a sopportare questo odore così a lungo”.
CARABINIERI FORESTALE DI COLORNO HANNO FERMATO TRE PESCATORI DI FRODO
Nella notte tra sabato e domenica i Carabinieri Forestali di Colorno, supportati dai Carabinieri della Stazione Carabinieri di Polesine Zibello, sono intervenuti per fermare tre pescatori di frodo individuati in una lanca del fiume Po.
L’intervento è avvenuto intorno alle due del mattino in area golenale, più precisamente in località “Bosco della Lite” del comune di Polesine Zibello. I militari entrati in azione sul posto hanno sorpreso i tre bracconieri, tutti di origine moldava, intenti a posizionare le reti nello specchio d’acqua a bordo di un gommone. Ad esito del controllo i soggetti sono risultati privi di regolare licenza di pesca e le attrezzature in loro possesso sono risultate non conformi alla normativa che regolamenta la pesca sportiva in acque interne.
A conclusione dell’accertamento ai soggetti sono state elevate sanzioni amministrative per oltre 6.000 euro, mentre le reti irregolari e il gommone sono stati posti sotto sequestro.
martedì 30 maggio 2023
COME STANNO I CAVALLI CADUTI DOMENICA AL PALIO DI LEGNANO?
Momenti di paura al palio di Legnano domenica, quando durante la corsa sono caduti i cavalli delle contrade di Sant'Erasmo e San Domenico, secondo le fonti ufficiali i cavalli non avrebbero subito conseguenze, ma sulla vicenda aleggia il dubbio, n quanto durante la diretta i cavallli condotti alle scuderie non sono stati visti da nessuno. E sopratutto non va dimenticato il fatto che se un cavallo sportivo riporta lesioni che comportano la fine della sua carriera vi sono rischi concreti che il proprietario lo abbandoni."L'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA esprime preoccupazione per la sorte dei cavalli caduti domenica al Palio e chiediamo quindi di conoscere il reale stato di salute dei cavalli e chiediamo per l'ennesima volta la sostituzione nel palio di Legnano della corsa dei cavalli con un'altra gara senza animali".
BOBBY NON VUOLE LASCIARE LA SUA UMANA DEFUNTA E LA SEGUE FINO AL CIMITERO
È la foto che ti chiude la gola, quella del canetto Bobby accucciato sotto la bara della sua padrona durante il funerale.
Gli occhi chiusi, le zampe rannicchiate. Come faceva ogni giorno accanto alla poltrona di Iolanda Cappello, morta all'improvviso a 84 anni.
La cerimonia si è svolta a Santopadre, nella chiesa di San Folco. Iolanda Cappello era molto conosciuta nel paese in provincia di Frosinone, in tanti hanno partecipato alla messa officiata dal parroco don Giuseppe Rizzo.
E tutti hanno visto Bobby che ha cercato di salire sul feretro, poi si è accucciato sul tappeto.
Amici, familiari, conoscenti, sono rimasti in silenzio, non l'hanno preso ma lasciato fare. E mentre lo guardavano hanno pianto.
La foto è stata pubblicata sulla propria pagina Facebook dall'Agenzia Funebre Cappello, in provincia di Frosinone. "Oggi ho visto con i miei occhi l'amore degli animali", scrive l'amministratore, e lo scatto che sta girando veloce, passa e annoda le gole.
Iolanda Cappello era vedova, viveva nel centro del paese con Bobby, un meticcio, la sorella poco più anziana, Caterina, mentre un altro fratello, Rocco, vive a Roma.
Bobby e Iolanda avevano le loro abitudini da anni. I pomeriggi davanti la tele, le passeggiate nel paese, la ciotola dell'acqua, le carezze, i silenzi. Lui non l'ha lasciata neanche un momento, non voleva. Le è restato vicino in chiesa, poi ha seguito il corteo funebre fino al cimitero, lontano quasi un chilometro. Infine è tornato a casa con Caterina, loro due soli.
SEQUESTRATI OGGETTI PER IL BRACCONAGGIO NEL NOLANO
Una notte di controlli e di sequestri nel servizio antibracconaggio notturno delle guardie venatorie e zoofile della Lipu avvenuto nelle campagne di Polvica, Nola, Acerra, Giugliano in Campania e Caivano.
Sette congegni elettronici, rigorosamente vietati dalla legge, alimentati con batterie per auto e accessoriati di altoparlanti e timer riproducenti il verso della quaglia, sono stati scoperti e messi sotto chiave dalle guardie guidate da Giuseppe Salzano, coordinatore regionale della vigilanza Lipu, nel corso di quattro attività notturne
lunedì 29 maggio 2023
CRUCIANI HA MANGIATO CARNE DI UN ORSO UCCISO DAI BRACCONIERI?
TRIESTE (30 Maggio 2023) "Cruciani ha mangiato carne di orso in un ristorante friulano e ha dichiarato che era carne di un orso importato dalla Slovenia? Non gli crediamo, francamente non crediamo che fosse nemmeno carne di orso, e se era davvero carne di orso non crediamo che fosse proveniente dalla Slovenia, di quello che dice Cruciani non crediamo a una parola. Non vogliamo aprire nessun cofronto con questo signore ma abbiamo deciso di inviare un esposto ai Nas ed alla procura di Trieste per chiedere di verificare la filiera della provenienza di quella carne e di controllare se la carne è stata importata legalmente, attraverso le fatture di acquisto. Se come crediamo invece la carne mangiata dal conduttore è di provenienza illecita sarà nostra cura agire di conseguenza, A questo ovviamente aggiungiamo l'orrore per quel video che non merita ulteriori commenti ". Questo il commento dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA al video provocatorio di Giuseppe Cruciani che annuncia di aver mangiato carne di orso.
AIDAA DISPOSTA AD ADOTTARE I PESCI ROSSI DI FABIO FAZIO
BOCCONI AVVELENATI NEL PARCO A TREVISO
Bocconi di cibo avvelenato, con all'interno del topicida, sono stati trovati sabato 27 maggio nell’area ad uso pubblico di Via Piave a Treviso, non molto distante dal sottopasso che porta a Selvana.Un cane di taglia media ha ingerito i bocconi ed è stato portato d'urgenza dal veterinario per scongiurare conseguenze letali. La proprietaria dell'animale ha poi trovato altri tre bocconi abbandonati nell'area verde. Il parchetto è spesso frequentato, non solo da molti cani ma anche da diversi bambini residenti in zona. e la paura ora è che possano verificarsi nuovi incidenti simili nelle prossime settimane. Il cane che ha ingerito il boccone avvelenato è fortunatamente fuori pericolo. Chi ha abbandonato i bocconi li ha preparati con del macinato di maiale, poi ha comprato del veleno per topi e li ha nascosti nell'erba del parco pubblico.
INCENDIO A FIDENZA . IL PREFTTO INVITA A TENERE IN CASA GLI ANIMALI DOMESTICI
Nota congiunta di Prefettura di Parma, Arpae, Ausl Parma, Comando Provinciale Vigili del Fuoco e Comune di Fidenza
L’evento che si è sviluppato poco dopo le ore 13.00 del 27 maggio è stato oggetto di un costante lavoro di gestione sul campo e di raccordo tecnico e informativo tra le Istituzioni competenti.
Il comando dei Vigili del Fuoco ha informato di aver concluso i lavori che hanno portato al contenimento prima e alla soppressione del rogo che ha colpito il capannone in via La Bionda 4.
Non si alzano più le dense nubi di fumo e si sviluppa a pieno regime il lavoro di Arpae per il rilevamento e l’analisi dei dati relativi alla qualità dell’aria e delle superfici in varie zone della città e anche presso l’Ospedale di Vaio e il Centro sportivo “Ballotta”.
I primi risultati di dettaglio si avranno nei prossimi giorni e saranno immediatamente comunicati alla popolazione.
Tuttavia, sulla base dei primi riscontri analitici di Arpae – ottenuti con misurazione istantanee dei composti organici volatili, effettuate in corso di evento e nella giornata di oggi –, sentito il parere favorevole di Ausl Parma e in raccordo con la Prefettura di Parma, si comunica la possibilità della ripresa delle attività, con la raccomandazione di continuare ad osservare alcune delle misure di sicurezza già in essere in tutto il territorio ed in particolare nella fascia che ricade nel raggio di 1,5 km dalla zona del rogo:
- ricoverare in casa gli animali domestici (cani, gatti ecc.);
- non usare foraggi e cereali destinati agli animali;
- non praticare attività sportiva all’aperto;
- limitare la permanenza in spazi aperti se non per ragioni strettamente necessarie;
- non consumare i prodotti coltivati nell’area individuata (ad es. negli orti), da parte dei soggetti più a rischio come bambini, donne in gravidanza e in allattamento: al di fuori dei soggetti citati, è consentito il consumo di prodotti alimentari coltivati solo dopo accurato lavaggio con acqua, associato a strofinazione delle superfici e, ove possibile, alla rimozione del rivestimento superficiale mediante spellatura o sbucciatura.
Le scuole di ogni ordine e grado presenti sul territorio comunale potranno operare normalmente, osservando la sola precauzione di non utilizzare gli spazi scolastici all’aperto per attività didattiche, ludiche o di altra natura. Una misura necessaria nell’attesa di conoscere compiutamente le risultanze scientifiche dei rilevamenti.
Possono, infine, operare normalmente le attività di somministrazione alimenti/bevande e commerciali, anche in questo caso osservando la precauzione di non utilizzare dehors o altre strutture all’aperto, in special modo nel raggio di 1,5 km dal luogo dell’evento.
domenica 28 maggio 2023
AIDAA CHIEDE AI DEPUTATI E SENATORI DI VISITARE GLI ORSI DEL CASTELLER
TRENTO (28 MAGGIO 2023) L'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA al fine di garantire il benessere psico-fisico degli orsi presenti al centro faunistico del Casteller invierà domani una richiesta al servizio veterinario pubblico della provincia di Trento ed all'ordine dei vetrinari una richiesta per una visita di controllo agli orsi presenti al Castelleller ma rivolge anche un'appello ai deputati e senatori italiani che hanno a cuore il benessere degli animali in particolare degli orsi Gaia e Papillon di recarsi a vicenda in queste settimane a visitare gli orsi ed a rendere note le loro condizioni di salute e di benessere psicofisico. "Invitiamo i deputati ed i senatori della Repubblica che hanno a cuore il benessere degli orsi presenti al Casteller a visitare a rotazione gli orsi se possibile insieme a un veterinario di lora fiducia proprio per rendesi conto dello stato di salute degli orsi rinchiusi. Inoltre- scrivono gli animalisti dell'AIDAA- prendiamo con molta criticità la notizia del sorvolo del drone e degli esiti denunciati in un articolo giornalistico e per questo chiediamo una verifica della loro veridicità da parte delle autorità preposte riservandoci ulteriori azioni legali".
PALOMBARO. AIDAA: "BASTA GRIDARE AL LUPO AL LUPO".
PALOMBARO (28 MAGGIO 2023) - Si moltiplicano le segnalazioni di persone che dicono (loro) di essere state inseguite da animali selvatici e di aver avvistato lupi vicino alle case e come in ogni caso simile si era parlato del lupo cattivo che aggredisce le persone, mangia i cani etc. Ma se da una parte è importante trovare e mettere in sicurezza il resunto lupo che ha portato via il cagnolino della donna che lo aveva al guinzaglio ed andava a spasso con lui nei giorni scorsi, ma occorre sopratutto evitare la caccia alle streghe. "Tutti i mezzi tecnologigi che possono aiutare ad individuare situazioni anomale cche vedono come protagonisti cani ibridi o pastori cecoslovacchi o addirittura i lupi sono i benvenuti- scrivono in una nota gli animalisti dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA- ma niente caccia alle streghe e gridare al lupo al lupo, serve serietà in queste situazioni, e ottima è l'indicazione di provvedere prima all'identificazione dell'animale o degli animali, e poi solo dopo provvedere alla sua messa in sicurezza e nel contempo alla sicurezza dei cittadini e dei turisti evitando ovviamente qualsiasi ipotesi di abbattimento".
POMPIERI SALVANO QUATTRO GATTINI DALL'INCENDIO E LI ADOTTANO
(ANSA) - LODI, 27 MAG - Quattro gattini all'apparenza appena nati, e che miagolavano a squarciagola, sono stati salvati da un tombino dai vigili del fuoco e poi adottati dagli stessi pompieri. E' successo oggi a Sant'Angelo Lodigiano in provincia di Lodi.I quattro felini sono stati sentiti da un passante in una via semicentrale della cittadina. L'uomo ha immediatamente chiamato i vigili del fuoco: i piccoli animali erano a una profondità di mezzo metro. Una volta tirati fuori, i quattro esemplari sono stati adottati da altrettanti pompieri. Solo il tempo di scegliere il gattino preferito e ognuno ha guadagnato il proprio proprietario.
L'ipotesi è che i gattini siano finiti nel tombino gettati da chi aveva una gatta che ha partorito e si è liberato senza scrupoli dei micini. (ANSA).
sabato 27 maggio 2023
DRONE SORVOLA IL CASTELLER E NON RILEVA LA PRESENZA DI ORSI VIVI. AIDAA: "INDAGHI LA PROCURA"
TRENTO (27 MAGGIO 2023) Se la notizia pubblicata dal sito www.girovagandonews.eu fosse confermata saremmo davanti a un fatto di inaudita gravità.Secondo quanto riportato dal sito, lo scorso 23 maggio un drone armato di telecamera termica avrebbe sorvolato il centro faunistico di Casteller e la teermocamera avrebbe evidenziato con i colori caldi, cioè giallo, arancione e rosso le mura di cemento, le griglie di ferro, le zone del terreno esposte al sole, ma nessun rilevamente avrebbe confermsto la presenza degli orsi animali di 100/120 kg, nemmeno nella parte boschiva. Questo vorrebbe dire che a Cateller .Quidi mamma orsa GAIA e PAPILLON sarebbero morti? è una domanda che fa venire i brividi solo a pensarla. Per questo l'AIDAA Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente lunedi presenterà un esposto alla procura di Trento chiedendo che la stessa prenda visione delle fotografie e dei video che secondo quanto riportato nell'articolo sarebbero state scattate dalla termocamera. "Quanto scritto dal sito è grave , vero o falso non spetta a noi decidere, quello che possiamo fare e che faremo è inviare quanto abbiamo appreso alla procura perchè verifichi e tornare a chiedere a gran forza la possibilità di far visitare gli orsi presenti da un gruppo di veterinari autonomi".
L'ARTICOLO DENUNCIA
la piantina del centro del casteller dove sono rinchiusi MAMMA GAIA E PAPILLON
AIDAA:"NO ALLE COMPETENZE SU ORSI E LUPI ALLE PROVINCE DI TRENTO E BOLZANO".
A FUGATTI IL PREMIO "FACCIA DI BRONZO 2023"
Non riesce a trattenersi è più forte di lui ed una volta che sarà finita la questione orsi con la sua totale sconfitta, perchè cosi finirà dovrà trovare qualcosaltro da inventarsi per apparire in televisione, a lui non interesssa far figuracce come quelle fatte nei video dell'alluvione in Romagna dove aveva fatto una ridicola passarella a bordo di un blindato tra gli strepiti della gente ai quali la sua presenza rallentava i soccorsi, o come quando nei giorni scorsi si è fatto beccare mentre saliva verso le montagne in bici eletrica e nonostante questo sudato fracido, macchietta di un ciclista del giro. Ma a lui va bene cosi si crede invincibile e non si rende conto che non ne azzecca una. L'ultima ieri sera quando ha dichiarato che il TAR lasciando vivere le orse gli ha dato ragione. Non entro nel merito di quella sentenza, è una cosa seria che non merita di essere affrontata in questo giocoso articolo. Ma appare evidente che quest'uomo è un irresponsabile a cui bisogna togliere dalle mani il giocattolo, prima che faccia danni irreparabili al suo stesso Trentino.
AVVISTATO UN LUPO A PALOMBARDO MA E' LO STESSO DELL'AGGRESSIONE?
Altri due avvistamenti del lupo l'altra sera a Palombaro (Chieti) dove domenica scorsa un esemplare ha aggredito Nadia Terenzi, 56 anni, mentre portava a spasso in centro, di mattina, il suo meticcio Snoopy. Cane preso dopo un doppio assalto del lupo, che ha fatto prima cadere a terra Nadia, poi ha divorato il cagnolino.
Presenza ravvicinata l'altro pomeriggio e sera, alle 21, di un lupo di nuovo in centro e nelle vicine contrade di Colle Forche - Pagani e Limiti. Donatella Falcone lo avvista, fa la foto, e avverte la sindaca Consuelo Di Martino. «I giri del lupo proseguono indisturbati - dice la sindaca - Va adesso verificato se è lo stesso dell'aggressione di domenica o se si tratta di un altro animale, magari uscito dal branco.
STRAGE DI CANI E GATTI SULLE STRADE CAMPANE
Il fenomeno del randagismo e abbandono di animali. Non se ne può più...
Strage di cani e gatti lungo le strade, animali senza padroni o privi di micro chip che inevitabilmente a causa del loro vagare in cerca di cibo, troppo spesso finiscono per essere investiti e uccisi.
Ed è la statale 90 delle puglie la strada più a rischio sia per i poveri animali che per gli stessi automobilisti. Un pericolo costante.
E' di oggi l'ultimo intervento della polizia municipale su segnalazione di un cittadino, il quale dopo aver allertato il servizio veterinario dell'Asl ha atteso l'arrivo di una pattuglia per verificare se un cane di grossa taglia morto a seguito di un investimento davanti all'ingresso di Iuozzo moto, fosse munito di micro chip. Nulla da fare. il controllo è risultato negativo.
Stesso discorso per un gatto rimasto vittima di un investimento analogo di fronte all'ingresso del carcere Campanello.
Per entrambi gli animali è stato richiesto l'intervento di una ditta specializzata addetta al recupero e smaltimento delle carcasse.
Ed è di stamane l'abbandono all'interno di un cartone di gattini davanti all'ingresso del distretto sanitario dell'Asl di piazza Mazzini ad Ariano Irpino. Gli animali sono stati recuperati e messi in sicurezza da Maria Silano, oramai alle prese con salvataggi quotidiani lungo le strade, insieme alla polizia municipale
venerdì 26 maggio 2023
RINVIATA LA DECISIONE SULLA SORTE DI MAMMA ORSA . AIDAA: "ORA SI PENSI ALLA LORO SALUTE".
TRENTO (26 MAGGIO 2023) "Come era nell'aria il Tar del Trentino ha deciso di rinviare di circa un mese la decisione finale sulla sorte dell'orsa JJ4 (rinchiusa a Casteller) ed Mj5 per poter concludere la discussione sui ricorsi relativi la seconda ordinanza di annattimento degli orsi del presidente Fugatti. Ne prendiamo atto e confermiamo che come Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA nei prossimi giorni presenteremo una richiesta di una visita veterinaria di veterinari indipendenti al fine di verificare lo stato di salute degli orsi presenti al Casteller richiesta che sarà motivata ed inviata alle autorità competenti già nella giornata di lunedi". Questo il commento dell'ASSOCIAZIONE ITALIANA DIFESA ANIMALI ED AMBIENTE AIDAA dopo il dispositivo di rinviodisposto dal Tar del Trentino sulla vicenda dell'orsa JJ4 e dell'orso MJ5.
TRENO INVESTE GREGGE DI PECORE A SACILE
BUDOIA. Un gregge di pecore è stato investito da un treno nella mattinata, verso le 7.20, di martedì 23 maggio, lungo la linea ferroviaria Sacile-Gemona, nel territorio comunale di Budoia.
Una sessantina gli animali deceduti nell’impatto. Il convoglio si è subito fermato e non risulta che a bordo vi siano state conseguenze per le persone.
Sull’accaduto sono in corso gli accertamenti da parte della polizia ferroviaria di Pordenone.
In merito all’incidente, Trenitalia ha precisato che «a causa dell’investimento del gregge tra Budoia e Aviano, il treno 17374 (Sacile-Maniago)», coinvolto nell’incidente, «è rimasto bloccato lungo la linea in attesa dello sgombero degli animali dalla linea. La dinamica e le condizioni dell’investimento non hanno consentito la discesa dei viaggiatori. Conseguentemente il treno regionale 17375 (Maniago-Sacile) è stato soppresso ad Aviano e sostituito dal servizio bus sino a Sacile e Brugnera.
Vicino al luogo dell'investimento si trova un allevamento ovino, dal quale è probabile che provenisse il gregge.
Sull’accaduto è arrivata la condanna dei volontari di Lav Pordenone. «Una vera e propria strage. Le pecore pascolavano libere sulle rotaie di un treno, senza la direzione né di un pastore né di un cane da pastore presso San Martino di Budoia. Finchè un treno non è arrivato e a velocità, investendole tutte sul binario che corre da Aviano a Sacile».
Quasi tutti gli animali «sono morti sul colpo. Alcuni sono stati recuperati vivi, ma con fratture gravissime. Agonizzanti, molti animali sono stati quindi abbattuti. Sul luogo dell’incidente, un volontario di Lav Pordenone, Guido Iemmi, responsabile della sede locale, che ha supportato l’intervento di Asfo con tre veterinari e l'operatore per l'abbattimento. Presenti, inoltre, la polizia ferroviaria i carabinieri di Aviano.
«Un dramma, sono sconvolto», dichiara Iemmi. «Abbiamo fatto il possibile. Qui hanno svolto tutti il loro lavoro diligentemente, con grande sensibilità e anche collaborazione con noi, nel senso che noi indicavamo le pecore agonizzanti per un abbattimento il più rapido possibile».
Da informazioni raccolte «sembra che su quella linea altre volte si siano verificati fatti simili».
CANI DELL'EX SINDACO UCCISO A BASTONATE. IN ARRIVO LA SENTENZA
Farnese – Cani del sindaco ammazzati a bastonate, sentenza il 21 giugno. A un passo dalla prescrizione.
Ieri, nel frattempo, sono stati ascoltati gli ultimi tre testimoni, due per la parte civile e due per la difesa. Dopo di che il giudice Daniela Rispoli, davanti alla quale è approdato nella sua fase finale il procedimento, ha revocato gli ulteriori testi a favore degli imputati e fissato la discussione all’inizio dell’estate.
A giudizio tre imputati, i fratelli Marco e Paolo Pira e l’anziano padre Antonio, accusati di stalking, uccisione di animali, detenzione illecita di armi, caccia di frodo, detenzione esplosivi, furto, furto di armi (un fucile rubato nel 2013 a Valentano), abigeato e danneggiamento. Genitore e figli furono arrestati all’alba del 28 luglio 2015 dai carabinieri nell’ambito dell’operazione “Terra madre”.
Durante la notte del 19 febbraio 2015 erano state abbattute 160 piante di ulivo, incendiato un casale agricolo di 28 metri quadri, un trattore, un rimessaggio agricolo, uccisi a bastonate due cani da caccia e alcuni animali da cortile di Dario Pomarè, all’epoca dei fatti capogruppo di maggioranza Pd. Il 22 febbraio 2015, sempre in ore notturne, nel centro abitato di Farnese e nei pressi dell’abitazione di Pomarè, fu completamente distrutta da un incendio una Fiat Panda di proprietà del politico.
giovedì 25 maggio 2023
AIDAA CHIEDE LA "VISITA VETERINARIA FISCALE" PER JJ4, L'ORSETTO GIOVANNINO E GLI ALTRI ORSI PRESENTI A LE CASTELLER
LE CASTELLER (25 Maggio 2023) - Anche se il Tribunale Amministrativo Regionale del Trentino dovesse decidere che la vita di JJ4 (mamma orsa Gaia) e dell'orso Mj5 che si trova ancora libero nei boschi della provincia di Trento passerebbe ancora del tempo prima di un eventuale trasferimento dell'orsa e questo implica la sua permanenza nella prigione di Le Casteller, senza contare che in questo che viene eufemisticamente definito con il nome di centro aviofaunistico continuano a soggiornare Papillon ed altri orsi tra cui il cucciolo di orso GIOVANNINO salvato dai forestali ad inizio di Aprile dopo che era finito a causa di un incidente in un dirupo e li era stato trovato dai forestali trentini. Per questo motivo a conoscere il loro stato di salute l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA nei prossimi giorni prenderà contatti con i forestali responsabili del centro di Le Cateller per chiedere una visita veterinaria straordinaria dei plantigeadi presenti. "Abbiamo ricevuto nei giorni scorsi segnalazioni in merito alla situazione di salute precaria degli orsi presenti a Le Casteller, la questione della salute degli orsi ci preme particolarmente- scrivono gli animalisti di AIDAA- ed in particolare ci preme sapere come stanno Papillon ed in piccolo orso Giovannino per questo chiederemo appunto un controllo veterinario da parte dei veterinari pubblici della ASL di Trento e di veterinari specialistici indicati dall'orsine dei veterinari trentino con in testa la verifica della compatibilità con la permanenza a Le Csteller".
ABBIAMO VISTO MORIRE I NOSTRI CANI NELL'ALLUVIONE
"Gli effetti sono stati terribili, direi paragonabili a quelli che produce un uragano. Uno scenario da incubo, che non auguro neppure al peggiore dei miei nemici". Bastano queste parole di di un 70enne che risiede nella martoriata Sant’Agata sul Santerno per comprendere l’angoscia e i timori legati al futuro di migliaia di persone. "Ringrazio di cuore tutti volontari, tra cui tantissimi giovani, il cui aiuto si sta rivelando preziosissimo, in alcuni casi di vitale importanza". Dalla medesima cittadina circa a metà tra Lugo e Massa Lombarda, e dove purtroppo la rottura dell’argine del Santerno ha mietuto anche vittime, abbiamo raccolto la storia di Ursula e Filippo, 42 e 49 anni, che circa tre anni fa, dopo essersi sposati, sono andati a vivere a Sant’Agata in una villetta di via Bastia: "Erano circa le 4 del mattino – raccontano – quando, dopo aver udito un forte rumore, ci siamo affacciati alla finestra. La casa era circondata da un mare d’acqua. Il primo pensiero è andato ai nostri due cani che erano custoditi in un box, ma a causa dell’enorme pressione esercitata dalla furia dell’acqua non siamo riusciti ad aprire la porta. Impossibile pure uscire dalle finestre con le inferriate. L’acqua al piano terra aveva raggiunto il metro e mezzo di altezza, con tutti i mobili che galleggiavano. Una scena da incubo. Dopo ore, non appena il livello dell’acqua si è abbassato, abbiamo cercato vie di fuga per uscire all’esterno, ma le serrature erano bloccate dal fango. Spruzzando dello ‘Svitol’ sono tuttavia riuscito a sbloccare la serratura della porta della taverna. A quel punto abbiamo chiamato un serramentista che ha provveduto a sbloccare tutte le altre porte".
Ursula e Filippo non riescano a trattenere le lacrime: "All’angoscia per uno scenario apocalittico si è aggiunta la disperazione per non essere riusciti a salvare i nostri due pelosi: Lambert un ‘samoiedo’ di 7 anni e Maya, una femmina di 2 anni. Se infatti mobili, suppellettili e le auto, pur con enormi sacrifici si possono ricomprare, nessuno potrà restituirci i nostri due cani a cui eravamo tremendamente affezionati". Intanto ieri dal Comune di Sant’Agata è arrivata una smentita relativa a un messaggio che circolava in rete e su Whatsapp circa la disponibilità di vestiti e altri beni al punto di raccolta di via Angiolina. Quest’ultimo è a disposizione solo di residenti e volontari operativi sul territorio.
mercoledì 24 maggio 2023
LOMBARDORE. CANI AVVELENATI VICINO AL PARCO GIOCHI
LOMBARDORE - Il suo padrone lo ha ritrovato a poca distanza dal parco giochi, la schiuma che colava dalla bocca del cagnolone, disteso e sofferente, perché avvelenato con il lumachicida. E’ successo a Lombardore, dove a dare l’allarme dopo una serie di episodi incresciosi e inqualificabili a danno degli animali sono stati «Gli amici della Terra - club della Vauda».
Il vice presidente, Ezio Lorenzetti, ha preso carta e penna e scritto una lettera aperta al sindaco, Rocco Barbetta, per mettere in guarda la popolazione su queste, si legge nell’oggetto della missiva, «vili azioni criminali contro animali domestici e pericolose anche per la fauna selvatica». «In questi giorni si sono nuovamente verificati avvelenamenti di cani con l’utilizzo di una sostanza denominata “lumachina” – spiegano Gli amici della Terra – Questi avvelenamenti, come in passato, sono avvenuti su un prato comunale e quindi di libera fruizione da parte dei cittadini. E’ successo vicino al parco giochi di via Volpiano. Vicinanza che rende ancor più grave questa vile azione».
«Queste azioni – concludono dal club della Vauda, auspicando anche la posa di una panchina in zona per i padroni che portano i loro amici a 4 zampe a correre – sono passibili di una procedura penale oltre che essere vili e riprovevoli e lo sarebbero anche se avvenissero in una proprietà privata. Per questo chiediamo al sindaco che la video-sorveglianza venga estesa anche all’area “sgambamento cani” sempre nell’ottica di una necessaria prevenzione». Il primo cittadino di Lombardore ha già confermato il suo impegno per denunciare e contrastare l'ignobile gesto denunciato dagli Amici della Terra.
CHE FINE FARANNO GLI ANIMALI DEL CIMITERO DI SANTA MARINELLA?
SANTA MARINELLA (24 MAGGIO) E' dei giorni scorsi la decisione del sindaco di emettere un'ordinanza per la cattura degli animali selvatici presenti nel cimitero della cittadina secondo il primo cittadino l'ordinaza sarebbe motivata da questioni igenico ambientali per la presenza delle deiezioni sulle lapidi. Sempre nell'ordinanza del sindaco si legge che ."Vista la disponibilità delle guardie zoofile, di intervenire alla cattura degli animali in questione e della prenotazione già effettuata presso la Asl Rm4, per le conseguenti e necessarie operazioni del caso". Ora proprio quest'ultima frase ha allarmato gli animalisti dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA i quali si pongono la qurstione del futuro di questi animali, ma anche di sapere quali sono gli animali per i quali sidispone la cattura. "Ci domaniamo intanto quale sia il fine di questa operazione, e in particolare che fine faranno gli animali catturati- scrivono gli animalisti- e quali sono le specie che si vogliono catturare e il numero di animali ed il costo dell'operazione, detto questo faremo nei prossimi giorni le verifiche di legittimità di tale ordinanza e siamo pronti ad agire nelle sedi competenti per contrastare la morte anche di uno solo degli animali presenti nel cimitero. Esistono anche altre soluzioni per esempio se si tratta di gatti vi sono esperienze di colonie feline che funzionano benissimo all'interno dei cimiteri cittadini una di queste è la colonia felina nel cimitero di Brindisi. Infine l'ultimo particolare che ci piacerebbe conoscere è a che gruppo appartengono le guardie zoofile che si sono prestati a questa operazione di cattura, chiediamo queste cose non per polemica ma per senso di trasparenza che qui appare tutt'altro che evidente".
il sinddaco di santa marinella |
TORNA IN AZIONE A ROMA LA BANDA DEL FURGONE BIANCO CHE RAPISCE I CANI
Una banda che gira su un furgone bianco e che agisce rapidamente per rubare cani. Sui social circola la paura dei residenti tra Ostia, Acilia e l'Infernetto a Roma che scrivono annunci, fanno segnalazioni, ma scelgono di non denunciare alle forze dell'ordine, solo perché credono che serva a poco. Sul gruppo Facebook del quartiere Inferretto, una donna ha segnalato il tentativo di un furto inquietante.
«Attenzione, 5 minuti fa al parco di via Stradella hanno provato a portare via il nostro cane da mio figlio», riporta il sito RomaToday, ed in tanti hanno commentato il timore di quella mamma, impaurita per il cane, ma anche e soprattutto per il bambino, suo figlio, che avrebbe subito un tentativo di sequestro dell'animale davanti ai suoi occhi.
martedì 23 maggio 2023
GABBIE TRAPPOLE VIETATE MA IN VENDITA LIBERA ONLINE E NEI NEGOZI. INSORGONO GLI ANIMALISTI
ROMA (23 MAGGIO 2023) "L'uso delle gabbie, in quanto strumenti non selettivi di cattura, è vietato dalla normativa nazionale, solamente la provincia può utilizzare gabbie trappola adeguatamente autorizzate da specifica documentazione amministrativa. Lo dice chiaramente la Legge 157/92 art. 21, ( vieta a chiunque, quindi anche agl enti Parco, l’utilizzo, la costruzione e la detenzione delle trappole). Ci sono poi delle deroghe per quanto riguarda le province e le città Metropolitane che possono usare gabbie trappola per la cattura di animali, ma anche qui la normativa prevede delle limitazioni che sono elencate nelle leggi regionali di riferimento. Fin qui la normativa che appare chiara, allora ci domandiamo come sia possibile la vendita online ed anche in alcuni store e negozi di queste gabbie, che sono vendute senza alcuna remora a chiunque senza far differenza tra maggiorenni e minorenni e senza specificare al compratore che la legge ne vieta non solo l'abuso ma anche il semplice uso. Ce ne sono di ogni specie e misura, in vendita sono anche le mega trappole che vengono utilizzate dai bracconieri per la cattura di grossi animali come ad esempio i cinghiali. Ci domandiamo come mai tutto ciò è permesso e se l'esercizio di vendita di queste gabbie trappola non sia di fatto una correità nel reato di bracconaggio oltre che di vendita di prodotti vietati. Mancano i controlli, ecco la verità, e se poi ci rivolgismo al mercato online qui le regole non solo non sono rispettate, ma violate alla luce del sole, basti pensare che uno dei più grandi colossi della vendita online nel suo catalogo generale dispone di oltre 120 diversi modelli di gabbie trappola di ogni misura ed ordine di grandezza liberamente acquistabili nonostante appunto il divieto. "La questione delle gabbie trappole è spesso collaterale al reato di bracconaggio- scrive in una nota l'Associazione Italiana Difes Animali ed Ambiente AIDAA- e noi denunciamo a gran voce questo fatto, ogni anno migliaia di animali selvatici muoiono all'interno delle gsbbie dove finiscono prigionieri specialmente dei bracconieri, occore il coraggio di invertire la rotta e vietare la vendita di questi oggetti di cattura e morte sul territorio nazionale e proprio per questo abbiamo scritto ai ministri di Ambiente ed Agricoltura per chiedere un intervento rapido in questa direzione anche se ne simo framcamente scettici".
LUOI AVVELENATI IN ABRUZZO. TROVATE TRACCE DI ORSO ORA A RISCHIO...
Nei giorni scorsi un esemplare adulto è stato avvistato lungo il percorso della strage, dove sono morti 16 animali protetti uccisi da bocconi avvelenati. Anche se l'ultimo "Rapporto orso marsicano" del Pnalm conferma che l'area Parco rimane quella meno interessata dal fenomeno degli avvelenamenti della fauna, che continuano a verificarsi, principalmente nelle zone confinanti. Come accaduto in località Olmo Di Bobbi, nel Comune di Cocullo, all'interno del corridoio naturale, tra il Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise e il Parco regionale del Sirente Velino. Nella località, nota per essere lo spartiacque tra la Valle del Giovenco, la Valle Subequana e la Valle Peligna. Area sensibile al fenomeno, dove sono stati uccisi 16 animali protetti: lupi, grifoni e corvi imperiali, una strage.
L'attenzione è alta, soprattutto per l'incolumità dell'orso bruno marsicano. Il personale di Rewilding Apennines, di Salviamo l'Orso e i volontari delle due associazioni, durante l'attività di monitoraggio dell'area, avevano rinvenuto, vicino alla carcassa di uno dei grifoni uccisi dal veleno, tracce di orso. Qualche giorno dopo, però, hanno osservato il passaggio di un orso bruno marsicano, adulto. Condizioni, queste, che confermano la presenza dei plantigradi nella zona contaminata.
Del resto, è risaputo, che il luogo è frequentato da Gabbietta, la figlia di Amarena, sorella di Juan Carrito, l'orsacchiotto investito da un'auto e morto sulle strade dell'Alto Sangro, le cui ceneri sono conservate dal Comune di Castel di Sangro. Le operazioni di perlustrazione e controllo del territorio, da parte dei carabinieri forestali di Scanno, della stazione Parco di Villetta Barrea e di Pescasseroli, proseguono senza sosta. I militari, per le operazioni di bonifica, sono supportati dall'unità cinofila Antiveleno del Parco e di Assergi. In azione Kenia, India e Noche, i tre cani di razza pastore belga malinois. Noche, una femmina straordinariamente intelligente e capace nell'attività di campo, qualche tempo fa ha rischiato di perdere la vita proprio a causa dell'inalazione e ingestione di una piccola quantità di sostanza tossica. Era impegnata in una ispezione d'urgenza al confine del Parco, nel versante laziale. Sottoposta subito alle cure necessarie, si è ristabilita e dopo un periodo di riposo, è tornata al lavoro. I carabinieri forestali, secondo un protocollo simile a quello della polizia scientifica, hanno repertato in totale circa nove possibili esche killer e le ossa di un bovino giovane, che presentavano un forte odore chimico. Tutto materiale, utile alle indagini, avviate dalla procura di Avezzano, con delega ai carabinieri forestali della stazione di Scanno.
Le fonti di prova sono ricercate anche nei vari allevamenti abruzzesi, dove sono in corso sopralluoghi ed ispezioni. Così come nel commercio di fitofarmaci. Si attendono i risultati degli esami dell'istituto Zooprofilattico Sperimentale di Abruzzo e Molise, dove sono state condotte le carcasse degli animali avvelenati e i bocconi contenenti la presunta sostanza letale. Le associazioni ambientaliste sollecitano «una serie di azioni più tempestive e complete», nel rispetto delle normative vigenti, che servano, soprattutto, ad identificare e punire i colpevoli, ma anche a prevenire il ripetersi di eventi simili. Ritengono, inoltre, «irrinunciabile una immediata attività di sensibilizzazione delle comunità dove il fenomeno si è manifestato, e dove sono più alti, i rischi per le specie minacciate».
lunedì 22 maggio 2023
CHE FINE HA FATTO L'ORSETTO SALVATO DAI FORESTALI AD INIZIO APRILE IN VAL D'AGONE?
TRENTO (22 MAGGIO 2023) - Era stata salvata pochi giorni prima della morte del Runner. Stiamo parlando del cucciolo di orso che abbiamo chiamato Giovannino che secondo i forestali era stato vittima di un incidente quando si trovava con la mamma orsa era scivolato in un canalone profondo in Val d’Algone, da dove non è più riuscito a riemergere e dove è stato poi trovato e recuperato ìnei primi di aprile di quest'anno dai forestali trentini. A raccontare la storia era stato proprio il comandante dei forestali della regione autonoma del Trentino , ovviamente subito i trentini dissero che l'orsetto non sarebbe potuto più essere rimesso in libertà ma che sarebbe stato cresciuto e poi trasferito in un centro faunistico. Fin qui le intenzioni iniziali ma poi dopo la morte di Andrea Papi e la vicenda dell'Orsa Gaia (JJ4) sul futuro di questo orsetto è calato un gelido silenzio. Ma ora a riaccendere un faro su questo orsetto sono proprio gli animalisti dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA che hanno ripreso in mano il dossier del piccolo orso e che chiedono ai forestali ed alla provincia di Trento informazioni certe sulla vita e le condizioni di salute del piccolo orso: "Sappiamo che anche lui dovrebbe essere rinchiuso a Le Casteller ma non è chiaro quali siano le sue condizioni di salute e di crescita e ancora peggio pare che questo cucciolo di orso sia destinato a restare in gabbia tutta la vita e non come sostenuto nel momento del suo ritrovamento ad essere traferito in un santuario protetto- scrivono gli animalistI di AIDAA- per questo chiediamo che l'orsoèetto Giovannino venga tolto da quel carcere con sbarre e filo spinato di Le casteller e trasferito subito in un santuario protetto dove possa crescere ed essere curato lontano da sbarre e filo spinato".
GIU' LE MANI DAL LUPO DI PALOMBARA
PALOMBARA (23 MAGGIO 2023) - "Tutta la nostra solidarietà, vicinanza e i migliori auguri per una pronta guarigione per la signora che si è fatta male cadendo durante l'aggresione del lupo che ha portato via il suo cagnolino mentre era a spasso per le strade di Palombarda in provincia di Chieti. Si tratta di una eserienza drammatica che è poi costata anche la vita al cagnolino di famiglia una vicenda sulla quale però è facile dare il fianco a richieste di soluzioni drastiche ed estreme. Sono diverse le voci che si sono levare per chiedere l'abbattimento del lupo in questione, Noi invece chiediamo che ovviamente non ci siano conseguenze per il lupo e crediamo giusta la decisione di monitorare con un collare questo animale per verificare il suo comportamento ed eventualmente corregere il comportamento ma riteniamo che sia da scartare a priori l'ipotesi abbattimento, il lupo fa il lupo e non per questo deve essere ucciso". Questo il comunicato dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA sulla vicenda del lupo di Palombara.