sabato 18 marzo 2023

I COMUNI NON HANNO PIU SOLDI PER CANILI E RANDAGISMO

ROMA (17 marzo 2023) - L'abbandono dei cani e il recesso di proprietà degli stessi sono in aumento con rischi sempre maggiori di sovraffollamento dei canili italiani. Ma la questione delle difficoltà denna gestione delle strutture canili e dei rifugi privati, convenzionati o pubblici non è solo questa ma anche la difficoltà per i comuni a pagare le rette dei cani ospitati. In queste settimane i comuni stanno approvando i bilanci di previsione e tra i tagli previsti da moltissimi comuni vi sono proprio le spese per ls lotta al randagismo. Il problema si pone specialmente nelle regioni a maggior randagismo dove anhe i piccoli comuni spesso si ritrovano a dover pagare rette seppure minimali che visto il numero dei cani ospitati nei canili vanno a incidere sui singoli bilanci? Per dare un quadro della situazione economica che si avvicina alla realtà nel corso del 2022 sono oltre 2.000 i comuni che risultano essere morosi e per molti di loro la morosità è di parecchi anni e questo nonostante molto spesso i bandi prevedano costi sempre piu contenuti. Ora ovviamente il problema si fa sentire specialmente nei comuni delle regioni a più alta incidenza di presenza di randagismo e quini parliamo dei comuni di Calabria, Sicilia, Abruzzo e Campania dove complessivamente si registraa una concentrazione del 60% dei randagi, e un'alta percentuale di cani presenti nelle strutture pubbliche e private. "La situazione sta sfuggendo di mano basta dare un'occhiata a campione dei bilanci di previsione di molti comuni delle regioni del sud dove si evincono tagli strutturali in alcuni casi di punte del 30% per le azioni di lotta al randagismo- scrivono gli animalisti dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA- e questo comporta due rischi gravi, il primo è che migliaia di cani rischiano seriamente di morire di fame chiusi nei rifugi, e il secondo è che aumenti il numero di cani randagi con tutto quello che ne consedue a partire dagli avvelenamenti di massa".