Non vogliono ballare con i lupi. O almeno non vogliono ritrovarsi dentro casa quelli che scendono dai monti sopra la Valdichiana, in particolare il Monte Lignano con il suo parco naturale. Loro sono i residenti del fondovalle, quello che segue il percorso della Bonifica Leopoldina di fine '700, nel comune di Arezzo, ma anche in quelli di Civitella, Castiglion Fiorentino e persino Cortona. L'allarme per quella che una volta era la fiera per eccellenza è tale che nella prima assemblea pubblica organizzata dal comitato spontaneo sorto in zona, nella sala parrocchiale di Rigutino, ultimo avamposto aretino prima del confine castiglionese, si sono presentati addirittura in duecento ed è finita a male parole con i pochi ambientalisti presenti, qualcuno arrivato addirittura da Milano. Alla fine è dovuta intervenire la polizia municipale ad evitare che la situazione degenerasse.
Clima ad alta tensione, insomma, che nasce da una situazione
oggettiva: le incursioni dei lupi, spinti dal freddo e dalla fame, sulle pendici di Lignano e persino nel cuore della pianura. Gli animali domestici e selvatici sgozzati ormai non si contano più: pecore, mufloni, nutrie e pure cani, che pure dei predatori sono cugini stretti. Le foto postate sui social sono ormai diventate virali: carcasse sbranate un po' in tutta la Valdichiana. A Ristradella, poco lontano da Rigutino, ancora comune di Arezzo, qualcuno ha immortalato un lupo che tiene fra le zanne un capriolo, nell'area del parco i predatori hanno fatto strage di un piccolo gregge di pecore domestiche, a Castiglion Fiorentino il sindaco Mario Agnelli ha pubblicato su Facebook l'immagine di un'incursione fin quasi dentro il centro storico, nel viale Bartolomeo Della Gatta, a ridosso delle mura.