Nel furgone aveva 33 cuccioli importati illegalmente dalla Slovacchia, cinque dei quali morirono per le fatiche del viaggio. Per questo un italiano di 51 anni residente nel Comasco è stato condannato con il rito abbreviato a sei mesi e sei giorni di reclusione, pena sospesa, dal Tribunale di Udine per maltrattamento di animali, trasporto di animali da compagnia al fine di trarne profitto e falso.
La vicenda risale al giugno 2019. L'uomo fu fermato sull'A4, all'altezza di Palmanova, dalla Polstrada e dal Corpo forestale regionale mentre guidava il furgone in direzione Venezia. Assieme a lui viaggiava anche il proprietario di un negozio di animali di Como. All'interno del mezzo c'erano 29 cuccioli di cane e quattro gattini. Secondo l'accusa, gli animali avevano meno di 12 settimane di vita ed erano stati separati prematuramente dalla madre. Al momento dei controlli, i due esibirono ai Forestali passaporti contraffatti, che indicavano false date di nascita delle bestiole.
"L'età degli animali - commenta il difensore, l'avvocato Massimiliano Bacillieri di Bologna - non è di facile valutazione e quella indicata nei documenti viene determinata da chi li compila. I veri delinquenti non viaggiano con i passaporti. Valuteremo - conclude - il ricorso in appello".