Allarme bocconi ed esche avvelenate a Schio, ma anche a Piovene e Malo. Dalle fette di lardo arrotolate con topicida ai bocconi di carne l’allerta è alta.
Magrè Polpette avvelenate per cani a Magrè, nella zona del cimitero, ma anche in via Roma e via Cristoforo. Nessuna bestiola è stata male, dato che le esche sono state recuperate prima che qualche animale potesse ingerirle. Non è la prima volta che succede in questo quartiere. Ogni estate, negli ultimi anni, sono state rinvenute esche. Bocconi che sono un pericolo per gli animali, ma anche per le persone, perché molto spesso, dove ci sono cani, ci sono anche bambini.Malo In piazzetta delle Filandiere e in via Grizi è stata rinvenuta mezza dozzina di polpette avvelenate. «Sono stato avvisato da un residente – spiega l’assessore Nelvio Piazza - e ho trovato 5 bocconi. Ho chiamato la polizia locale che ha accertato che erano esche avvelenate. Un cagnolino di una signora di Malo è stato male, ma fortunatamente è ancora vivo. Non risultano peraltro segnalazioni di residenti per cani che danno fastidio o abbaiano troppo. Ma non è la prima volta che troviamo bocconi in quella zona. Gli agenti stanno indagando monitorando l’area».
Piovene Tra via Cima Larici e via Cima XII, un cane la scorsa settimana è stato avvelenato, e altri casi sono stati segnalati lungo la medesima strada. «Quando succedono avvelenamenti da bocconi – spiega la presidente dell’Enpa Federica De Pretto – bisogna immediatamente avvisare il servizio sanitario pubblico e il Comune perché il luogo va tabellato e bonificato in modo che non vengano colpiti altri animali, oltre che portare senza esitazione subito l’animale dal veterinario. Ma ci si deve preoccupare anche degli altri animali e dei bambini».
Atti incivili Queste azioni pericolose e codarde, perché sempre fatte nell’anonimato, sono accolte da molti con incredulità perché a chiunque sia dotato di senso civico e umanità sembra impossibile che qualcuno possa arrivare a tanto. «Un atto incivile e atroce, quello di voler ammazzare un animale con del topicida - dichiara De Pretto - perché la morte avviene con sofferenze pazzesche: il veleno provoca delle emorragie interne gravissime».
L’appello Altro problema estivo, l’abbandono sui balconi degli amici a quattro zampe. «Segnalazioni di animali al sole tutto il giorno, senza riparo, arrivano quotidianamente – conclude De Pretto -. Il caldo è insopportabile tanto per noi quanto per loro. Ci stiamo muovendo perché anche i Comuni della nostra zona adottino un regolamento che vieti di tenere i cani nei terrazzi. A Vicenza e in alcuni altri Comuni della provincia è già vietato. Nello Scledense non ancora. Lasciate gli animali in casa, ma non nei terrazzi o almeno date loro la possibilità di entrare in modo che si proteggano nelle ore più calde. Doverlo dire alle persone è triste. Un proprietario dovrebbe veder bene che il suo cane soffre, non dovremmo essere noi ad andare a suonargli il campanello perché arrivano le segnalazioni dei vicini. È assurdo ed inaccettabile».