Roma (1 Marzo 2022) In Italia sono presenti oltre cento tra rifugi e canili di piccole e medie dimensioni completamente abusivi, dove oltre 4000 cani sono tenuti spesso (non sempre) in condizioni inaccettabili, in particolare in gabbie piccole ed in una situazione igienica e veterinaria insufficiente. Queste strutture sono sparse per tutta la penisola ma concentrate principalmente in Sicilia, Calabria, e regioni dell'Italia del sud e spesso pur senza averne le caratteristiche sono utilizzate dai comuni per ospitare i cani randagi accalappiati sul territorio. "La presenza di queste strutture illegali dove molto spesso i cani sono tenuti in condizioni estreme sono note a molti nel mondo del volontariato animalista e purtroppo spesso la nascita di queste strutture si rendono necessarie per la carenza di strutture nei territori dove la presenza dei randagi è notevole- scrive in una nota l'associazione italiana difesa animali ed ambiente- ma vi sono casi anche di strutture lager non conosciute dove vengono ospitati cani destinati all'estero o ancora peggio cani destinati ad esempio ai combattimenti. Solo lo scorso anno sono stati sequestrati una trentina di canili e rifugi abusivi con prevalenza nelle regioni del sud, ma questo fenomeno è presente anche nelle regioni del nord Italia, per questo motivo chiediamo al ministero della salute un controllo a tappeto di queste strutture- conclude la nota AIDAA- e qualora ne esistano i supposti minimi che gli stessi vengano messi in regola attraverso una sanatoria,mentre si proceda con pugno di ferro verso le strutture lager che da quanto sappiamo sono la maggioranza ed ospitano almeno 3000 dei 4000 cani presenti nei canili abusivi italiani"
nella foto il sequestro del canile abusivo di Boscoreale |