Usava una gabbia e una balestra per catturare la selvaggina: con questi strumenti è stato sorpreso all’opera, grazie a una foto trappola, un cacciatore. I carabinieri forestali di Camaiore, in provincia di Lucca, hanno individuato un uomo che intrappolava ed uccideva animali a pochi metri dal Parco Regionale delle Alpi Apuane e lo hanno denunciato alla procura per esercizio della caccia in periodo di divieto generale e con mezzi vietati.
Il metodo di caccia escogitato dall'uomo era spietato e crudele, e cagionava stress e sofferenze agli animali, e prevedeva una gabbia in ferro, che il cacciatore aveva posizionato sul terreno incurante della legge che vieta l’uso e la detenzione di qualunque tipo di trappole o gabbie trappole con un meccanismo a scatto. L’aveva costruita in modo tale che la preda, una volta entrata, non aveva possibilità di uscire e di scampare alla morte, anzi a una fine atroce. L’animale veniva attirato dentro la gabbia con una esca fatta di cibo, e come se non bastasse la gabbia prevedeva anche una chiusura a ghigliottina. Una volta catturato, l'animale veniva abbattuto con una balestra, dunque attraverso sofferenze inaudite.
Secondo gli inquirenti, l'abbattimento avrebbe richiesto non una, ma numerose frecce, la gabbia e la balestra ovviamente sono state sequestrate da parte delle forze dell’ordine. Anche un altro strumento illecito è stato posto sotto sequestro: si tratta dei tre lacci in ferro usati dal bracconiere per catturare gli animali. I carabinieri forestali di Camaiore hanno denunciato l’uomo anche per foraggiamento di cinghiali, furto venatorio, maltrattamento di animali, porto senza giustificato motivo di strumento atti ad offendere. L'attività dei Carabinieri è stata possibile mediante l'utilizzo di una foto-trappola che avrebbe permesso di cogliere il denunciato mentre utilizzava una sua trappola, che consisteva in una gabbia in ferro con sistema di chiusura a ghigliottina al cui interno era presente del cibo. Il bracconiere, una volta catturato l'animale, lo abbatteva con l'ausilio di una balestra a frecce con potenza di 150 libre, un sistema che necessita di numerose frecce per abbattere un animale, e dunque le prede erano soggette a sofferenze atroci e ripetute prima di trovare la morte. Gli strumenti illeciti sono stati sequestrati: sono la balestra, la gabbia e tre lacci in ferro per accalappiare gli animali.