ROMA (11 Marzo 2022) - Continua il criminale fenomeno dei cani avvelenati in Italia, il fenomeno diffuso in tutta la penisola ha assunto proporzioni gravissime negli ultimi mesi, basti pensare che non passa giorno che i giornali italiani riportano di almeno due casi al giorno di ritrovamento di polpette avvelenate in giro per l'Italia. Secondo una ricostruzione parziale fatta sulla scorta delle segnalazioni pubblicate nelle pagine social e dagli articoli pubblicati sui giornali sono circa 3.000 i cani ed i gatti che sono stati avvelenati da inizio anno e di questi diverse decine sono morti, ai quali si aggiungono altrettanti gatti. Il fenomeno dei bocconi avvelenati lo scorso anno portò ad un totale di 44.000 cani avvelenati con il fenomeno che si diffuse nei mesi estivi al sud e specialmente nelle provincie della Calabria e Sicilia con un particolare aggravamento del fenomeno nella provincia di Catanzaro dove in seguito alla morte di una giovane nella pineta di Satriano avvenuta a seguito dei morsi di cani furono sterminati dal veleno centinaia di cani randagi e padronali nel capoluogo ed in altre cittadine della provincia. "In questi primi 70 giorni del 2022 il fenomeno si registra a macchia di leopardo sia nelle regioni del nord che del centro e sud Italia.- si legge in una nota dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA- che da anni monitora quotidianamente questo annoso fenomeno- solo negli ultimi giorni si sono registrate le morti di cani per avvelenamenteo in diverse località italiane, gli ultimi in ordine di tempo sono avvenute nel Frusinate dove imperversa la guerra dei tartufai e dove alla Bagnara sono morti due cani, ad Albisola in Liguria, a Mazara in Sicilia, a Bologna, Genova e San Marino, mentre nel bresciano e per la precisione in val Trompia è stato individuato e denunciato un uomo che stava spargendo bocconi avvelenati. Attenzione particolare dobbiamo invece concentrare sulla guerra tra i tartufai, che ogni anno miete decine di vittime tra gli incolpevoli cani che vengono avvelenati e spesso muoiono tra atroci sofferenze".