ROMA (19 GENNAIO 2022) Sterilizzazione ed adozione queste sono le due parole chiave attorno alle quali gira il piano inviato ieri al sindaco di Roma, all'assessore all'ambiente della capitale, ed al consigliere delegato per la tutela animali della città metropolitana di Roma. Un piano semplice che prevede un doppio sistema di sterilizzazione attraverso l'introduzione del cibo castrante e della sterilizzazione chirurgica delle femmine e dei cuccioli di cinghiale che in questi mesi a ondate invadono l'Urbe e allo stesso tempo una campagna di sensibilizzazione ed adozione a distanza (come avviene per i cani e i gatti) dei cinghiali e dei loro cuccioli in modo che la loro crescita, il loro mantenimento e le spese veterinarie e di gestione non pesino sulle tasche dei cittadini. "Ovviamente a questo si affiancano due interventi fondamentali, l'introduzione di vere e proprie aree protette dove ospitare i cinghiali sterilizzati e una profonda e radicale pulizia della città per evitare il ripetersi delle invasioni periodiche di famiglie di cinghiali attirati dalla spazzatura abbandonata nelle adiacenze dei cassonetti). "Si tratta di un piano di facile attuazione- scrivono gli animalisti dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente- se si ha la volontà di risolvere la questione senza usare i fucili. Stiamo verificando i consti dell'operazione e tenendo conto degli stanziamenti a cui si può attingere i costi reali non superano i 50 euro a capo, un vero affare per la città ed anche- concludono gli animalisti- ed anche per i cinghiali".