PRATO – La Polizia Provinciale di Prato hanno colto in flagranza di reato un bracconiere mentre stava posizionando mezzi di caccia illegali, reti e trappole, destinati alla cattura dei volatili.
L’uomo, sprovvisto di licenza di caccia, è stato denunciato alla procura della Repubblica di Prato per i reati di uccellagione, caccia con mezzi vietati, detenzione di specie di uccelli protetti, furto aggravato ai danni dello Stato.
Il bracconiere era nascosto vicino a un campo di girasoli (pianta fonte di cibo per gli animali) e proprio vicino ai girasoli aveva piazzato le sue trappole.
Vicino alle reti aveva messo anche anche ciotole con acqua e semi di girasole: questo era un richiamo per uccellini che venivano intrappolati con delle reti azionate dal bracconiere con un tirante in corda e filo di ferro.
Una vera e propria strategia finalizzata alla caccia abusiva e aveva studiato ogni dettaglio affinché gli uccelli finissero vittime della rete che lui azionava.
La Provinciale ha sequestrato due reti per uccelli, lunghe 3,5 metri x 60 cm, e una trappola in ferro a scatto destinata alla cattura di piccoli mammiferi.
Le perquisizioni in un terreno di proprietà dell’uomo ha permesso di trovare cinquantatré uccelli vivi appartenenti a specie protette, illegalmente detenuti, probabilmente frutto di precedenti catture. Molti di questi esemplari (cardellini e verzellini) sono già stati liberati in quanto in buono stato di salute ed in grado di volare.