ROMA (31 OTTOBRE 2021) Ci saranno anche quest'anno le ronde che questa notte in maniera discreta controlleranno le zone considerate a rischio messe nere in quanto considerate dai vari gruppi satanisti o esoterici come zone "magiche" o punte del pentacolo satanico. Le zone che saranno controllate da gruppi di cittadini che viaggeranno "armati" di telefonino e oltre a scattare immagini di situazioni considerate pericolose sono stati invitati a non intervenire direttamente, ma a limitarsi a chiamare le forze dell'ordine che provvederanno se lo riterranno necessario a intervenire per verificare la situazione. Le zone tenute sotto controllo si trovano principalmente in sei regioni ed in particolare la zona del Varesotto e della sponda Bresciana del lago di Garda oltre alla Valtellina e Val Chiavenna in Lombardia, diverse valli in Piemonte, la sponda Veronese del lago di Garda in Veneto e le località considerate a rischio di Toscana, Umbria e la zona di Marta e del lago di Bolsena nel Lazio. "I ritrovamenti delle due teste mozzate di gatto a Livorno, dei due gatti impiccati ritrovati nei paesi della sponda veronese del Garda, ed altre segnalazioni di sparizione di gruppi di gatti neri e di uccisioni di intere colonie feline - scrive in una nota l'AIDAA Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente ci ha messo in allarme ed abbiamo invitato i nostri amici che per anni hanno aderito alle nostre ronde nella notte di halloween a fare un giro attorno alla mezzanotte di oggi e nella serata di domani attorno ai luoghi indicati in passato come a rischio messe nere. Molto probabilmente- conclude la nota AIDAA - specialmente nel nord ovest anche per le piogge previste non troveremo nulla, ma un controllo seppure informale non fa certo male ed è giusto che questa gente sappia che la teniamo sotto controllo".
TUTTE LE INIZIATIVE ED I COMMENTI RIGUARDANTI L'ASSOCIAZIONE AIDAA E LE SUE ATTIVITA'
domenica 31 ottobre 2021
GATTO IMPICCATO AD UN CANCELLO IN RIVA AL GARDA
Appeso ad un cancello, sulla strada collinare che sale alla frazione di Albisano, è stato trovato un gatto impiccato. Una barbarie che fa pensare ad una mente sadica in fase di «allenamento» all’uccisione.Non è chiaro se i due episodi siano collegati. Di certo accade che nello stesso Comune gardesano, in un mese, sono stati rinvenuti due animali barbaramente uccisi. «Un gesto che non riesco a commentare – dichiara il sindaco di Torri Stefano Nicotra - Sono sconcertato e profondamente toccato dalla cosa in virtù del fatto che solo poche settimane fa abbiamo recuperato nel Lago un cane fatto annegare volontariamente. Mi chiedo quanto e dove si spinga la stupidità umana. Stiamo facendo tutte le indagini per capire chi si sia macchiato di un atto simile. Vogliamo arrivare al responsabile e fare in modo che sia punito duramente. Non si può accettare su un territorio accogliente come il nostro che accadano episodi così gravi».
sabato 30 ottobre 2021
LA PASSIONE DI HILARY BLASI PER I VOLATILI (PICCIONI) COTTI
ROMA (30 ottobre 2021) - Hilary Blasi la nota conduttrice televisiva lo sa che il piccione è assimilato agli animali selvatici e che non può essere cacciato ne tanto meno cucinato? A stabilirlo è nientemeno che lasentenza della Corte di Cassazione, Sez. III^ pen. n. 2598 del 2004, è stato stabilito che anche il piccione in città va assimilato agli animali selvatici, godendo quindi della tutela legale prevista dalla legge n. 157\92 – Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio e che quindi non può essere ne cacciato ne cucinato a meno che lo stesso (classica incogruenza all'italiana) il medesimo non sia proveniente da un'allevamento. Ma per dimostrare che il piccione sia di allevamento come tutta la carne deve avere una filiera tracciata sulla sua provenienza che indichi l'allevamento da cui proviene. Invece in più di un occasione la signora Totti ha messo in mostra la sua passione per la carne di piccione senza mai specificare e indicare la provenienza della stessa, e senza mai indicare che si tratta di piccione di allevamento e non di piccione di città. "Più volte la conduttrice televisiva ha mostrato la sua propensione a cucinare la carne di piccione senza mai specificare la provenienza della carne stessa ed indicarne la filiera- si legge in una nota dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente- violando cosi le normative previste dalla legge 157/92 e quindi commettendo di fatto un reato per il quale stiamo valutare se far scattare la denuncia. Quello che fatichiamo a capire- conclude la nota AIDAA- è la passione quasi della conduttrice per la carne di volatile cotto, con tutte le prelibatezze che ad esempio la cucina vegetariana offre e mette a disposizione senza per altro uccidere nessun uccello e nessun animale o essere vivente".
CACCIA. OGGI LA CONSEGNA FIRME TRA INCOGNITE E RICORSI
GIRAVA CON UN FUCILE PER LE CAMPAGNE. FERMATO BRACCONIERE
Il bracconiere fermato ad Acerra aveva tolto all’arma il riduttore per permettere una maggiore quantità di carico delle cartucce e sparare più colpi.
I carabinieri della stazione forestale di Marigliano, nell’ambito dei servizi disposti dal Gruppo Carabinieri Forestale di Napoli, insieme ai volontari della LIPU di Napoli hanno sorpreso nelle campagne di Acerra un uomo intento a cacciare con l’utilizzo di un richiamo acustico elettromagnetico. Controllato, e’ stato trovato in possesso di un fucile beretta calibro 12. All’arma era stato tolto il riduttore per permettere una maggiore quantita’ di carico delle cartucce e sparare piu’ colpi.
Il 50enne e’ stato denunciato a piede libero per esercizio dell’attivita’ venatoria con mezzi non consentiti e per l’alterazione delle caratteristiche tecniche del fucile. Il fucile e’ stato sequestrato. Stessa sorte per le 50 cartucce e per il fonofilo comprensivo di cassa, batteria e di 2 schede che producono il canto di diverse specie di avifauna, anche di quelle protette. Elevate nei confronti del bracconiere anche diverse sanzioni amministrative per un importo di circa 700 euro.
venerdì 29 ottobre 2021
HALLOWEEN. STANNO TORNANDO I SACRIFICI DEI GATTI NERI?
Il ritrovamento delle due teste mozzate dei gatti a Livorno, la notizia della sparizione dei gatti neri in diversi parti d'Italia proprio in questi giorni fanno pensare seriamente ad un ritorno dell'effetto Hallowen quando alcuni gruppi esoterici potrebbero tornare a fare sacrifici con animali, in particolare gatti nella notte compresa tra il 31 ottobre ed il 1 novembre, considerata per la cabala la notte delle streghe. "La situazione non desta particolari preoccupazioni- si legge in una nota dell'AIDAA che da sempre si occupa di monitorare questo fenomeno- ma ci sono alcuni segnali che fanno pensare a un possibile ritorno seppure limitato ad alcune zone del paese di questi riti esoterici, per il momento nessun allarmismo, ma se vediamo delle situazioni difficili o che possano destare sospetto per la vita o l'incolumità dei gatti ed in particolare dei gatti neri segnaliamolo subito alle forze dell'ordine e un invito a tutti i proprietari dei gatti neri a tenere in casa il proprio micio in questi giorni anche se solo a scopo precauzionale".
LIVORNO. TESTE MOZZATE DI GATTO. SCATTA LA TAGLIA SUI CRIMINALI
LIVORNO (29 OTTOBRE 2021) Dopo il macabro ritrovamento di due teste mozzate di gatto e dopo che ieri l'AIDAA Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente ha inviato un esposto alla procura della repubblica di Livorno per chiedere che si indaghi in direzione delle sette esoteriche ora scatta la taglia. 3.000 euro sulla testa dei responsabili o del responsabile di questo odioso crimine. La ricompensa sarà pagata a chi con la sua testimonianza porterà all'individuazione ed alla condanna definitiva dei responsabili. Le denunce devono essere firmate e rese davanti alle forze dell'ordine o all'autorità giudiziaria che si sta occupando della vicenda.
BOTTE E VELENO A DUE CANI XOLO UNO SI SALVA
Un cane avvelenato da ignoti assassini che non ce l'ha fatta; un altro su cui probabilmente gli stessi autori del misfatto si sono accaniti che, fortunatamente, è sopravvissuto alla loro barbarie TUTTO QUESTO ACCADE A CECCANO IN PROVINCIA DI FRONSINONE. Il proprietario dei due poveri "Fido", Luca Maura, attualmente lontano dalla città per motivi di lavoro, è stato avvisato del drammatico scenario che si è presentato davanti agli occhi di un vicino di casa. Il vicino, infatti, uscito per fare attività fisica quando ha trovato uno dei cani riverso in una pozza di sangue, privo di sensi e immerso in una sostanza dal colore bluastro che l'esame del veterinario ha poi rivelato essere un repellente per lumache.
Oltre all'avvelenamento il cane, all'esame del veterinario, mostrava segni di percosse e violenze, con un grave trauma cranico. La radiografia effettuata dal medico ha mostrato anche, all'interno dell'animale, un piombino di metallo, probabilmente sparato da un fucile ad aria compressa. Dunque, una serie di atroci violenze nei confronti di un animale indifeso. A parlare è lo stesso Luca Maura, padrone dell'animale: «Non mi trovavo in Italia al momento dell'accaduto. Il 19 ottobre mi è già stato avvelenato un cagnolino che non ce l'ha fatta. Lo scorso 22 ottobre, a stretto giro, è successo quest'altro fatto. Il cane è stato rinvenuto verso le 8,30 del mattino in condizioni critiche. È stato portato subito dal veterinario ma oltre all'avvelenamento era stato sicuramente preso a bastonate. Dopo due giorni di prognosi riservata per fortuna è riuscito a salvarsi».
CANE CADE IN UN DIRUPO. SALVO.
Doveva essere una tranquilla passeggiata, invece stava per trasformarsi in una tragedia, quella vissuta da un uomo e dal suo cane. I due stavano camminando in via Scalette, nella zona Belvedere a Rocca di Papa, quando il cane è caduto in un dirupo. Senza pensarci un attimo, il suo padrone, un ragazzo di 33 anni, ha immediatamente provato a salvare il suo amico a 4 zampe, ma il tentativo si è rivelato disastroso: il giovane, infatti, è scivolato a sua volta ed è finito nel burrone insieme al cane.
Fortunatamente l’uomo è riuscito a lanciare l’allarme e sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, con la squadra 15/A di Marino per il soccorso a persona. Giunti sul posto i soccorritori si sono calati nel dirupo dove era caduto il cane, di razza corso ed il padrone. I due sono stati recuperati tramite manovre Saf. L’uomo è stato affidato alle cure del 118. Le condizioni di salute di entrambi non destavano fortunatamente preoccupazioni.
giovedì 28 ottobre 2021
LIVORNO. AIDAA IN PROCURA PER LA TESTA MOZZATA DI GATTO. "CERCATE TRA SATANISTI ED ESOTERICI"
LIVORNO (28 OTTOBRE 2021) Un esposto alla procura della repubblica di Livorno è stato inviato questa mattina dall'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente per chiedere alla procura di indagare su una possibile pista esoterica di sette che operano sacrifici in relazione al ritrovamento nei giorni scorsi ad opera di due passanti di un’altra testa di gatto in via delle Carmelitane. La testa del felino era nella stessa zona di quella ritrovata circa due settimane orsono. "Sul posto non vi erano traccie di sangue, questo fa presumere che il gatto sia stato ucciso altrove e la testa abbandonata in seguito.Gli abitanti di Montenero sono impauriti, nella zona sono infatti scomparsi molti gatti e di questi non si sa più niente."La paura che facciano la stessa fine dei due già ritrovati è molta- scrive nell'esposto l'AIDAA- ed in Toscana è nota la presenza di diversi gruppi esoterici che sono dediti ai sacrifici, da non confondere con le chiese sataniche che invece in grande parte rispettano i gatti. " L'associazione AIDAA punta il dito contro alcuni gruppi che già nel 2013 si resero responsabili di riti sacrificali nella zona di Cecina ed il cui covo fu ritrovato proprio nei boschi di quella città e contro gruppi di esoterici che provengono da Bologna e Pistoia e che secondo molti si troverebbero nella zona di Prato e che potrebbero aver esteso la loro attività a Livorno. Ma i nell'esposto AIDAA non esclude nemmeno che tutto questo possa essere opera di qualche psicopatico o semplicemente di criminali a cui danno fastidio i gatti. "Tutte le ipotesi sono aperte- scrive in una nota l'Associazione animaliste- ma sicuramente non va esclusa nemmeno l'ipotesi della presenza di una setta magari di quelle che nascono su internet e che agiscono senza conoscere realmente il mondo esoterico, chiediamo - concludono gli animalisti di AIDAA- che comunque sia le indagini vadano a fondo perchè riteniamo inaccettabile che possano ancora oggi essere rapiti e decapitati dei gatti qualsiasi sia lo scopo per cui questo avviene".
SULMONA. DUE GATTI AVVELENATI. SCATTA LA DENUNCIA
Il grave episodio è stato denunciato da una ragazza di Sulmona che dopo aver raccolto foto e video ha presentato formale denuncia contro ignoti per maltrattamento di animali alla locale caserma dei Carabinieri. Nei giorni scorsi, come è noto, due catti sono stati avvelenati con del detersivo per lavatrice sparso sul marciapiede del quartiere. Saranno ora i Carabinieri forestali a far luce su quanto avvenuto. Non è il primo episodio che si registra nel quartiere. Alcuni mesi fa sempre nella zona altri gatti sono stati avvelenati con l’utilizzo di detersivo per lavatrice.
TORINO. LEPTOSPIROSI. MORTI DUE CANI AL PARCO DEL VALENTINO
Leptospirosi al Parco del Valentino (Torino): morti due cani. Non siamo all’allarme zoonosi (malattia trasmissibile all’uomo) ma la morte di due cani al Parco del Valentino alimenta di sicuro la preoccupazione dei proprietari del quartiere di Torino a ridosso del famoso bosco cittadino.
Leptospirosi al Parco del Valentino (Torino): morti due cani
Entrambi sono risultati vittime di contagio da leptospirosi, malattia grave causata dal batterio leptospira. Una malattia per cui c’è l’obbligo di segnalazione alle autorità sanitarie appunto perché potenzialmente trasmissibile agli esseri umani.
Neve, una boxer femmina dal mantello bianco e York, un labrador nero, sono morti (la notizia l’ha data il Corriere della Sera) l’uno a due mesi di distanza dall’altra. Al Parco del Valentino proliferano ratti, nutrie e scoiattoli grigi: tutti animali selvatici che potrebbero aver contagiato quelli domestici (i quali sono vaccinati, ma solo per le varianti europee del batterio).
SARDEGNA. A CACCIA DI CHINGHIALI FUORI STAGIONE DENUNCIATI 2 BRACCONIERI
Denunciato un 30enne di Sestu e un 22enne di Escalaplano. Il primo non aveva neanche la licenza di porto di fucile, il secondo aveva già ucciso tre cinghiali
Gli agenti della Forestale, lo hanno sorpreso la notte scorsa alle pendici del massiccio dei Sette Fratelli, nei pressi del Rio Geremeas, pronto ad appostarsi con un fucile carico vicino a un mucchietto di mandorle messo di proposito per attrarre i cinghiali, delle quali sono ghiotti. Il bracconiere, operaio di 30 anni, ben noto ai forestali, alla loro vista si è dato alla fuga ma è stato fermato poco dopo a casa sua a Sestu, dove lo attendeva una pattuglia. Per raggiungerla si era fatto accompagnare da alcuni complici, attualmente in corso di identificazione.
Nella perquisizione della casa dell’indagato sono state sequestrate, oltre all’arma utilizzata nell’appostamento, due fucili – detenuti legalmente ma predisposti per la caccia notturna -, oltre che diversi attrezzi per uccellagione: 15 reti e trappole a scatto. L’uomo, sprovvisto di licenza di porto di fucile è stato denunciato per reati venatori, che prevedono una pena sino ad 1 anno di reclusione, e per il reato di porto illegale d’arma.
BOCCONI AVVELENATI NELLE TARTUFAIE.
(ANSA) - TORINO, 26 OTT - Polpette rosse, con all'interno capsule bluastre, sono state trovate nel territorio di San Marzano Oliveto, in luoghi abitualmente battuti da 'trifolao' e dai loro cani alla ricerca dei preziosi tartufi.
Bocconi avvelenati che avrebbero ucciso i preziosissimi animali, ma anche portato gravi conseguenze all'ambiente.
mercoledì 27 ottobre 2021
ROMA. TORNA IN AZIONE LA KILLER DEI GATTI DI VIA LAVINIO?
incubo sembrava finito. “Sembrava” perché in realtà la serial killer dei gatti di via Lavinio pare sia ritornata all’azione e nelle ultime settimane sono state molte le segnalazioni dei residenti, che avrebbero avvistato la donna nel quartiere Re di Roma. E se c’è chi mette in guardia sui social per tutelare i piccoli mici indifesi, che potrebbero cadere nella trappola, c’è chi continua a chiedere maggiori controlli perché è una situazione non più tollerabile, una situazione che va avanti ormai da anni. L’influencer animalista Enrico Rizzi, che vanta 350 mila followers, ha addirittura organizzato una manifestazione in Via Lavinio, nel quartiere Appio Latino, lì dove la donna vive per mettere fine a quelle barbarie. Con un trasportino la donna nelle ultime settimane è stata vista aggirarsi per il quartiere Appio Latino, sempre nei paraggi di colonie feline. Pronta per “colpire”? In realtà, come fa sapere la Lega Nazionale per la Difesa del Cane della sezione di Ostia, il 14 ottobre la ‘serial killer’ ha provato a portarsi via una gattina di nome Mamy, che è stata fortunatamente messa in salvo dalla gattara della colonia: la donna l’aveva afferrata con violenza per le zampe, l’aveva buttata all’interno della borsa e aveva cercato di fuggire con quel micio spaventato che continuava a miagolare.
Leggi anche: Roma, la killer dei gatti di via Lavinio di nuovo in azione: organizzato un flash mob per fermarla
Subito è stata sporta denuncia ai Carabinieri, così come per vie legali si sta muovendo la Lega Nazionale per la Difesa del Cane che si è rivolta alla Procura di Roma, alla Polizia Locale e ai Servizi Sociale del VII Municipio perché chiede controlli immediati anche nell’abitazione della signora, così da verificare la presenza di eventuali animali che potrebbero essere in difficoltà.
Leggi anche: Roma, Asl e Polizia Locale di nuovo dalla ‘serial killer dei gatti’: nessun animale trovato in casa
Mici torturati, in condizioni di degrado e abbandono, spariti e portati via con violenza da quella donna, ormai conosciuta da tutti come la ‘serial killer dei gatti di via Lavinio’, che con un’ordinanza firmata lo scorso marzo dall’ex Sindaca Raggi non può più possedere nessun animale. Eppure, sembra continuare ad agire quasi indisturbata.
CACCIA. SERVE PROROGA 15 GIORNI PER DEPOSITO FIRME REFERENDUM
Roma (27 ottobre 2021) " Facciamo nostro l'appello della senatrice Virginia La Mura di Sinistra Italiana e chiediamo al ministro Marta Cartabia perchè conceda una proroga al 15 novembre per il deposito delle firme per il referendum sulla caccia a causa dei ritardi burocratici di molti comuni nella certificazione delle firme che seppure hanno superato la quota di 500.000 in caso di inadempienze dei comuni nella consegna rischiano di non essere correttamente conteggiate. Per questo motivo come già accaduto in occasione della raccolta firme di un precedente referendum chiediamo anche noi questa proroga che permetterebbe anche di verificare la possibilità di unire le firme di due dei quesiti referendari promossi dai due comitati ma che sono praticamente identici tranne nella richiesta di abolizione di un articolo relativo la caccia di selezione. Nel contempo invitiamo tutti coloro che sono per l'abolizione della caccia a firmare tutti e tre i referendum in quanto c'è tempo fino alla mezzanotte di domani 28 ottobre". Questo quanto scrive in una nota stampa l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente.
martedì 26 ottobre 2021
MALTEMPO. CALABRIA E SICILIA: MIGLIAIA DI RANDAGI A RISCHIO ANNEGAMENTO
Palermo (26 ottobre 2021) Il maltempo continua a flagellare la Calabria e la Sicilia. Da diversi giorni piove a dirotto specialmente sulle zone del catanese in Sicilia e in tutta la Calabria dove stanno esondando anche diversi fiumi, e purtroppo pare che nemmeno nella giornata di domani e condizioni atmosferiche siano destinate e sensibili miglioramenti. Una situazione che oltre a migliaia di persone mette a rischio anche la vita di migliaia di cani e gatti randagi che nelle due regioni raggiungono complessivamente le 150.000 unità stimate (compresi sia i cani che i gatti) per questo motivo l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente lancia l'allarme: "Il rischio che migliaia di animali selvatici e cani e gatti randagi in questi giorni di maltempo in Calabria e Sicilia possano perdere la vita è alto, non abbiamo al momento notizie certe ma specialmente per i randagi che vivono in branchi sulle montagne ci sono rischi notevoli per la loro incolumità. Passati questi giorni faremo la conta- conclude la nota AIDAA- ma è indispensabile avviare una seria campagna di sterilizzazione per ridurre significativamente il numero di randagi presenti nelle due regioni sottoposti gia da tempo a un'altro pericolo di massacro: quello della diffusione di bocconi avvelenati in maniera sconsiderata e criminale".
BRINDISI. GATTINO DI 4 MESI RECUPERATO DOPO 20 ORE DAI VOLONTARI DEI MICETTI DI BRINDISI
Una chiamata in lacrime da un condomino del palazzo “ grattacielo” in viale Arno ,accorso in strada ancora in pigiama “ micetti di Brindisi? presto venite c’è un gattino che sta precipitando dall’11esimo piano del mio palazzo , ho chiamato anche i vigili del fuoco “.
CAGNOLINA UCCISA A BASTONATE A LUCO DEI MARSI. SCATTA LA TAGLIA DA 5.000 EURO SUI COLPEVOLI
LUCO DEI MARSI (26/10/2021) Mentre continuano le indagini per individuare i responsabili della uccisione della cagnolina il cui corpo è stato ritrovato legato ad un albero a Luco dei Marsi e morta dopo essere stata torturata e finita quasi sicuramente a bastonate, sulla vicenda interviene l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA che in una nota stampa annuncia l'istituzione di una ricompensa di 5.000 euro che saranno pagati a chi con la sua testimonianza aiuterà ad individuare, punire e fare condannare in via definitiva gli autori di tale eccidio. AIDAA invita tutti i cittadini che fossero in possesso di informazioni che possono aiutare gli inquirenti ad individuare i colpevoli a rivolgersi alle forze dell'ordine ed al Sindaco di Luco dei Marsi che ha annunciato la presentazione di una denuncia sulla vicenda.
GROSSETO. LA ASL: NELLA CASA DEGLI ORRORI NON ABBIAMO TROVATO GATTI
domenica 24 ottobre 2021
ANCORA GATTI NELLA CASA, DEGLI ORRORI A GROSSETO
2 donne erano state denunciate lo scorso 10 settembre perché in una casa di viale Europa a Grosseto erano stati trovati in condizioni pietose diversi cani e gatti ma anche animali esotici tra cui 2 geco. Oggi un altro bliz dei carabinieri che hanno trovato 4 gatti forse denutriti ed il terrazzo pieno di escrementi. I carabinieri sono stati chiamati dai vicini di casa.
ANCORA UNA CAGNOLINA INCINTA AMMAZZATA A BASTONATE
FINE LOCKDOWN. RIENTRANO 600 CANI AL GIORNO NEI CANILI ITALIANI
ROMA (24 Ottobre 2021) Sono seicento i cani che ogni giorno entrano nei canili italiani per rinuncia di proprietà. Sono i cani appartenti alle famiglie che li avevano adottati o comperati solo per poterli utilizzare come scusa per uscire di casa durante il lockdown. Ora terminata quella fase, i cani diventano per queste persone come degli oggetti vecchi ed ingombranti e quindi cercano di disfarsene in maniera legale attraverso le rinunce di proprietà oppure in via illegale, lasciandoli per strada. Ci sono realtà in cui i cani che entrano e ancora peggio rientrano in canile con ritmi pari di un cane al giorno come ha denunciato l'Enpa Monza e Brianza nei giorni scorsi. "La situazione non è per niente sotto controllo come qualcuno cerca di farci credere, cosi come all'inizio si impennarono gli abbandoni per paura della trasmissione del covid da parte dei cani, quella che poi si rivelò per fortuna una paura infondata oggi entrano mediamente oltre 15.000 cani al mese nei canili italiani a causa delle rinunce di proprietà da parte di famiglie che tornando al lavoro dopo il periodo del lockdown ci raccontano che non possono piu tenere il cane e lo riportano in canile, con tutte le conseguenze che ne conseguono per l'animale che di fatto viene abbandonato dopo essere stato amato e coccolato, seppure fittiziamente per un anno, la maggiore parte di questi abbandoni vengono effettuati nelle regioni del centro nord Italia mentre al contario continuano le adozioni nel centro sud, dove perà a prevalere è sempre il problema del randagismo".
RIMINI. I POMPIERI SALVANO CUCCIOLO FINITO IN UN DIRUPO
INtervento di salvataggio per i vigili del fuoco di Novafeltria, che sono sono intervenuti sabato pomeriggio per salvatare un cane caduto in un dirupo sottostante alla torre di Saiano. Alle 17:30 la squadra di Novafeltria , insieme al nucleo SAF (speleo alpino fluviale) della centrale di Rimini, hanno tratto in salvo un cane meticcio con manovre su corda, calando un pompiere e recuperando l' animale che non riusciva a salire. Un gioco di squadra che ha permesso di riconsegnare il cucciolo al padrone dopo circa un paio d' ore di lavoro. Sette le unità di vigili del fuoco intervenute.
ANCVORA ESCHE CON VITI E CHIODI PER UCCIDERE I CANI IN ANCONA
ANCONA – Non solo sta terrorizzando la città e chi ha un cane, disseminando ormai ovunque würstel ripieni di viti ma ha strappato anche i manifesti dei vigili urbani che avvisano del pericolo delle esche.
Continuano i ritrovamenti delle esche killer. Ieri è toccato all’area esterna del cimitero di Tavernelle. Una proprietaria a spasso con il cagnolino di soli sei mesi ha tolto dalla bocca del suo animale un boccone con dentro una vite da legno. Erano le 10 quando il cane ha intercettato il pezzo appetitoso in una aiuola dopo i fiorai, all’ingresso vecchio del cimitero. Sono intervenuti i vigili urbani che hanno fatto poi bonificare l’area.
Mercoledì (20 ottobre) esche al viale della Vittoria e in piazza Diaz, dove giocano i bambini. Qui sono stati trovati anche dei pezzi di pane forse avvelenati. Il Comune è corso ai ripari e ha fatto mettere dei manifesti con scritto “attenzione, esche avvelenate in zona”. Erano sia all’inizio del viale che all’altezza del bar Moldavia ma ieri alle 14 qualcuno li aveva già strappati (almeno quelli all’inizio del viale). Perché? Le indagini proseguono e il responsabile rischia grosso.
FROSINONE. BRACCONIERE FERISCE UN FALCO AD UN ALA
Particolare soddisfazione ha suscitato il ritrovamento da parte di un poliziotto della Questura di Frosinone, ai margini di una zona boschiva di Torrice, di un falco ferito ad un’ala, probabilmente colpito da un bracconiere, impossibilitato a volare e destinato a morte certa.
Con l’ausilio dei colleghi, prontamente intervenuti in ausilio, il rapace è stato raccolto ed affidato alle cure dei veterinari per poterlo al più presto rivedere libero in volo.
venerdì 22 ottobre 2021
TENEVA IL CANE SEGREGATO SUL BALCONE. ASSOLTO PERCHE' LA CASA NON ERA SUA
Presunto abbandono e maltrattamento di animali. Il giudice di Lecco Giulia Barazzetta ha assolto G.Di M., 46 anni, per l’episodio del 17 maggio 2018: sul balcone del suo appartamento nella cittadina lacuale un golden retriever di proprietà della sua ex compagna, abbaiava in continuazione e i vicini hanno chiamato i carabinieri e il 46enne denunciato. Il pm Mattia Mascaro ha chiesto la condanna a un’ammenda di mille euro, mentre il difensore del 46enne, l’avvocato Filippo Bignardi, ha dimostrato che l’appartamento non era in uso all’imputato, ma all’ex compagna.
CACCIATORE ENTRA IN GIARDINO E AMMAZZA IL CANE
Quello che è accaduto in un giardino privato ha dell'incredibile. Sì perché a rimetterci la vita è stato un povero cane che se ne stava tranquillamente nel prato di casa sua. Ma cominciamo dall'inizio. Siamo a Cavarzere, località della città metropolitana di Venezia. Lì vive un cane, dal mantello pezzato, è stato adottato dalla sua padroncina che, dopo averlo preso al canile, lo ha ribattezzato Tyson. È un giorno come tanti quando, improvvisamente, nel giardino si presenta un intruso. È un cane da caccia che, chissà per quale motivo, si è intrufolato nella proprietà privata e adesso è a tu per tu con Tyson. La proprietaria, sorpresa, sembra preoccuparsi. I due cani iniziano a rincorrersi, forse stanno semplicemente giocando ma la donna decide di intervenire. Così richiama e cerca di prendere il suo cagnolone. L'uomo, entrato nel giardino, stando a a quanto denunciato dalla Gibin, non ci pensa due volte e, imbracciato il fucile, spara lasciando la signora sotto choc. Il primo colpo colpisce Tyson uccidendolo, l'altro colpisce il cartello che aveva affisso la proprietaria nel giardino e che, corredato da una fotografia del cane, recitava: "Io vivo qui, Tyson". Già, perché Tyson, dopo l'arrivo dei carabinieri, è stato prelevato per le analisi necessarie alla ricostruzione di fatti che, al momento, non trovano giustificazione alcuna.
ANCONA. ALLARME IN CITTA' CHIODI NEI WUSTERL SPARSI TRA LE SIEPI PER UCCIDERE I CANI
ANCONA – È ancora allarme nella città di Ancona per il ritrovamento di bocconi avvelenati o wurstel con all’interno chiodi nascosti tra le siepi, con il chiaro obiettivo di uccidere i cani che passeggiano in città. Qualunque sia il motivo – odio, intolleranza, disagio mentale, ignoranza – l’Enpa invita le Autorità e il Comune ad adottare strategie di prevenzione e di controllo per risalire ai responsabili.
“Dal viale a Piazza Cavour, persino all’interno delle aree di sgambamento, i cani dei cittadini sono fortemente a rischio. E’ ora che si lavori sulla prevenzione – commenta Michela Severini, Enpa Ancona – da subito, chiediamo interventi di bonifica e pulizia straordinaria: ad esempio, nel viale, dove la sporcizia e i resti di cibo nascosti tra le siepi potrebbero celare ancor di più questi bocconi, difficilmente individuabili”.
Per l’Enpa, però la sola pulizia non è sufficiente. “Ci auguriamo, per la sicurezza di tutti, inclusi i bambini che potrebbero accidentalmente ingerire tali esche, che nei luoghi sensibili siano installati sistemi di videosorveglianza in modo da risalire ai colpevoli e sanzionarli duramente”.
giovedì 21 ottobre 2021
ORSO MARSICANO INVESTITO. AIDAA RILANCIA "FARE PONTI ERBOSI SU A25"
l'orsa amarena era passata coi suoi cuccioli attraversando la A25 |
AVEZZANO (21 OTTOBRE 2021) "Nei giorni scorsi sulla A25 un orso marsicano è stato ucciso molto probabilmente da un mezzo pesante, che poi si è dato alla fuga e ci auguriamo che questo criminale venga preso e punito come deve, ma la nostra attenzione dopo le dichiarazioni ufficiale del parco nazionale di Abruzzo, Lazio e Molise che ha dichiarato che da anni chiede alla concessionaria dell'autostrada, la società Strada dei Parchi, non ha mai dato seguito alle richieste di messa in sicurezza avanzate. Il Parco era tornato nella primavera scorsa a sollecitare Strada dei Parchi sull'opportunità di adottare misure adeguate a ridurre il rischio di incidenti, dopo aver ricevuto la segnalazione che l'orsa Amarena e i suoi quattro cuccioli avevano nuovamente attraversato l'autostrada fra Pescina e Carrito, frazione di Ortona dei Marsi. Un'area in cui, nel 2017, era stato accertato il passaggio di almeno un orso grazie ai dati del collare . La società concessionaria ha ammesso nel suo comunicato che occorre costruire 83 km di barriere di sicurezza, indicando quelle che sono le difficoltà legate alle attese di alcuni piani operativi. L'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente rilancia proponendo in attesa che si costruiscano queste barriere di sicurezza i cui tempi non sono ancora chiari, la realizzazione dei ponti erbosi. Si tratta di strutture in legno con base in acciaio smontabili che possono tranquillamente permettere da una parte all'altra dell'autostrada dei selvatici del parco, orsi in testa, senza mettere in pericolo la vita di nessuno cosi come già avviene in molte altre nazioni del mondo". Questo il comunicato ufficiale dell'AIDAA dopo le precisazioni della società Strade dei Parchi in merito alla uccisione dell'orso marsicano investito nella notte tra lunedi e martedi scorso sulla A25 in direzione Pescara, al Km 94 tra Avezzano e Celano.
MORTE ORSO MARSICANO. STRADE DEI PARCHI RICONOSCE RITARDI
Dopo l'annuncio dell'esposto inviato dalla nostra associazione ieri per chiedere indagini approfondite sui motivi per cui tali interventi, più volte richiesti e sollecitati, non siano mai stati messi in essere e di individuare e punire i responsabili di tali negligenze che hanno portato alla morte dell'orso. Strada dei parchi ha risposto con un comunicato riportato dall'Agenzia ANSA DOVE DI FATTO RICONOSCE I RITARDI NELLA REALIZZAZIONE DELLE BARRIERE CHE POTEVANO SALVARE LA VITA A QUESTO E AGLI ALTRI DUE ORSI MORTI NEGLI ANNI SCORSI.
riportiamo qui di seguito per correttezza la risposta della concessionaria dell'autostrada A25 pubblicato nel comunicato Ansa di Ieri.
Strada dei Parchi, concessionario delle autostrade laziali e abruzzesi A24 e A25, parlando in una nota del piano della sicurezza, ricorda che è in essere un accordo con il Pnalm per l'installazione di 83 km di nuove recinzioni, appositamente disegnate per impedire l'attraversamento della fauna delle locali riserve naturali, di ogni taglia. «L'intesa con il Pnalm - spiega SdP - non è la sola misura prevista, ma è tra gli interventi programmati nel Piano Economico Finanziario. Un Pef che SdP ha presentato innumerevoli volte, in diverse versioni secondo le indicazioni ricevute dal Governo, ma che è continuamente rinviato da circa nove anni (L. 220/2012). Una programmazione che darebbe certezze agli utenti delle nostre autostrade, perché fa della sicurezza degli utenti stradali e della salvaguardia del territorio i suoi assi portanti».
di fatto ammettendo che mancano ben 83 chilometri di protezione attorno a quell'autostrada.