sabato 18 settembre 2021

CANI AVVELENATI. SICILIA, SARDEGNA E CALABRIA SONO IL TRIANGOLO DELLA MORTE

 ROMA (18 SETTEMBRE 2021) Un vero e proprio triangolo della morte per avvelenamento dei cani randagi, queste sono state (e continuano ad esserle) in questo ultimo mese Calabria, Sicilia e Sardegna. Con un totale di oltre 400 cani uccisi dal veleno negli ultimi trenta giorni. Ad aprire questa vergognosa classifica ancora la Sicilia dove in trenta giorni si sono registrati oltre 160 cani uccisi dal veleno ultimo della serie Bobby un cane ammazzato dal veleno a San Piero Patti in provincia di Messina la cui carcassa è stata lasciata per almeno due giorni ai bordi della strada. Diversa la situazione in Calabria, dove tra la fine di agosto ed il mese di settembre gli avvelenamenti si sono maggiormente concentrati nella zona tra Catanzaro e Soverato qui i cani avvelenati sono stati parecchie decine, una vera e propria vendetta per la morte della giovane Simona Cavallaro morta nella pineta di Satriano a seguito (esito esame autoptico) di morsi di alcuni cani che stavano a guardia di un gregge di capre. Quasi un centinaio anche i cani avvelenati in Sardegna, dove la pratica dell'uccisione con il veleno dei randagi e degli ibridi di maremmano è purtroppo consueta e seconda solo all'uccisione dei cani a colpi di fucile, anche se difficilmente provabile in quanto avviene tra le montagne e le carcasse spesso non vengono nemmeno ritrovate. "Una situazione che deve in qualche modo essere contenuta- scrive in una nota l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA- in particolare con un inasprimento delle pene per gli avvelenatori e con una seria campagna di sterilizzazione di massa, se questo non avverrà in tempi rapidissimi, i rischi che questo fenomeno criminale diventi endemico sono dietro l'angolo".