sabato 4 settembre 2021

AIDAA. i TOPI? POSSONO DIVENTARE ANIMALI DOMESTICI

 Roma (4 settembre 2021) In Italia spesso si parla giustamente delle torture e delle uccisioni di animali di affezione ed in particolare di quelle che colpiscono cani e gatti. Ma in realtà gli animali piu torturati ed uccisi sono altri. Stiamo parlando dei topi. Già i ratti che spesso sono vittime innocenti anche da parte di persone che si definiscono amanti degli animali, ma che spesso non ci pensano due volte a spargere veleno per ammazzare i topini che si intrufolano in casa o in giardino, e le stesse amministrazioni pubbliche spargono a piene mani veleno per le città per uccidere questi intelligenti roditori, che hanno il solo difetto secondo gli umani di essere troppo prolifici. Ma vediamo i numeri. Nelle grandi città vive mediamente un numero di topi 6 volte superiore rispetto alla popolazione umana, quindi possiamo stimare che in Italia vivano tra i 320 ed i 360 milioni di topi a fronte di una popolazione umana di circa 60 milioni di abitanti. I topi, ratti e pantegane sono quindi nella loro globalità gli animali terrestri maggiormente presenti nel nostro paese e proprio per questo anche i piu bersagliati dagli uomini. Non sappiamo quanti, ma sicuramente diverse migliaia di topi ogni giorno trovano la morte nelle varie derattizzazioni, e molti altri trovano una morte spietata e lenta nelle trappole, o sulle tavolette di colla. Del resto basti pensare che nella nostra penisola operano oltre 1400 aziende che si occupano anche di uccidere topi con un fatturato medio annuo di olte 4 milioni di euro, per renderci conto di quanto sia imponente il mercato che gira attorno a questi animali nelle città italiane, ai quali bisogna aggiungere gli oltre 500.000 topi e ratti che finiscono ogni anno nel tritacarne della vivisezione e della sperimentazione spesso inutile di animali e che la stragrande maggioranza di loro viene uccisa al termine del loro utilizzo in sede sperimentale. "Calcoliamo che ogni anno almeno 10 milioni tra topi e ratti vengono ammazzati in maniera assolutamrnte brutale- scrive in una nota l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA- tra il silenzio e l'imbarazzo delle stesse associazioni animaliste, senza contare che il veleno che uccide i topi spesso provoca la morte anche di altri animali compresi molti di affezione che ne ingeriscono spesso gli appetitosi avanzi. Noi- conclude la nota animalista- chiediamo un approfondimento anche tra le associazioni e con le autorità su questo vero e proprio olocausto dei ratti italiani, animali che troppo spesso non sono considerati altri che numeri da abbattere o ingiustamente portatori di malattie, mentre per la loro grande intelligenza e duttilità se ben tenuti potrebbero diventare degli ottimi animali da compagnia per anziani e famiglie italiane".