Roma (8 luglio 2021) - "Ogni anno decine di migliaia di animali d'affezione vengono abbandonati, torturati, uccisi e i colpevoli spesso, troppo spesso se la cavano con una semplice multa, ed ora con l'inizio del dibattito sulla riforma della giustizia è ora che la questione delle pene per i reati contro gli animali venga rivista, con un incremento delle pene massime fino a dieci anni di carcere per i reati più gravi" Con queste parole si apre la lettera dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente al ministro della giustizia Marta Cartabia. Nella lettera gli animalisti sottolineano come sia stata nefasta la decisione assunta qualche anno fa di "depenalizzare una parte di quei reati contro gli animali è stato una scelta sbagliata che ha prodotto un aumento dei reati anche gravi contro gli animali di affezione e in particolare contro i randagi, reati questi commessi in maniera sempre maggiore da giovani e giovanissimi. I tempi rispetto a qualche anno fa sono per fotuna cambiati ed ora mentre si pensa di portare la tutela degli animali nella Costituzione è a nostro modestissimo parere è il momento di introdurre sanzioni più dure nei confronti di chi si macchia di reati particolarmente gravi proprio contro gli animali".
