ROMA (28 Aprile 2021) Ancora una denuncia per il sedicente addestratore cinofilo Claudio Mangini che è balzato all'onore delle cronache nei giorni scorsi per un video dove durante una delle sue sedute di addestramento sferrava un calcio nella pancia ad un cane fratturando alcune costole dell'animale, video risalente a 4 anni fà ma che comunque gli è costata una denuncia per maltrattamento di animali (articolo 544 del codice penale) da parte dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente - AIDAA oltre alla gogna mediatica sui social dove il video del calcio è visto condiviso da centinaia di migliaia di persone. Ma non finiscono qui i guai per il sedicente addestratore cinquantasettenne nato in Germania ma che da anni gira l'Italia spacciandosi per un importante addestratore cinofilo, e che già in passato aveva avuto guai con la giustizia.Infatti sempre l'AIDAA ha deciso di inviare una seconda denuncia alla procura di Fermo e a quella di Varese per violazione dell'articolo 348 del codice penale (esercizio abusivo di professione) infatti si è scoperto che il Mangini non è in possesso del tesserino di educatore cinofilo ENCI e pertanto svolge in maniera abusiva la professione da diversi anni. AIDAA ha chiesto anche che la magistratura ordinaria faccia chiarezza sulla rete dei suoi centri noti come centri cinofili ERA sparsi in diverse regioni italiane. Infine nella denuncia inviata questa mattina si chiede di verificare se coloro che operano nei campi di addestramento cinofilo riferiti all'associazione del Mangini che ha il suo quartiere generale a Fermo nelle Marche siano abilitati regolarmente all'addestramento cinofilo.