Sono quattro donne che da anni senza troppo clamore sono dedite al traffico di cani che vengono prelevati sul territorio e dopo essere stati intestati a prestanome, persone che non sanno nulla di cani in quanto quasi tutti anziani parenti delle quattro,vengono munite di libretto sanitario dove appaiono delle vaccinazioni che non si sa bene se effettuate da loro medesime o da qualche compiacente veterinario (ma al momento tendiamo a escludere questa possibilità) e poi attraverso una staffetta non autorizzata mandano in Nord Italia complessivamente trecento cani all'anno in particolare cuccioli, per un giro di affari che si aggira attorno ai 24.000 euro l'anno. Le trafficanti sono state scoperte dopo mesi di controlli legati ad alcuni dei cani da loro mandati in paesi del nord europa e al nord che sono poi finiti nei canili.e che ai controlli veterinari sono risultati malati e il alcuni casi sprovvisti di microchip. Le quattro saranno denunciate alle rispettive procure della repubblica di competenza per il reato di traffico di animali.