Ancora un giallo l’avvelenamento dei cani a Vodo: tre sono finiti dal veterinario perché hanno ingerito un pesticida contro i topi. «Per ora non si può escludere nessuna ipotesi. Sabato (oggi, ndr) gli agenti della Polizia provinciale effettueranno un sopralluogo con l’unità cinofila antiveleni e poi la bonifica delle aree». Parola di Franco De Bon, consigliere provinciale delegato alla tutela del territorio, che al momento non esclude nessuna ipotesi. «I nostri agenti sono intervenuti su richiesta del sindaco Belfi», precisa, «e hanno già avuto un colloquio in municipio. Ora seguiranno il sopralluogo e la bonifica con le unità cinofile antiveleno. Al vaglio tre ipotesi: o qualcuno ha buttato volontariamente bocconi avvelenati; o gli animali hanno ingerito i bocconi che la gente mette solitamente nei pressi delle case per tenere lontani i topi; o i cani hanno mangiato topi avvelenati. Le indagini sono in corso».
Ieri il sindaco Belfi ha fatto affiggere sul territorio di Vodo avvisi per informare le persone che si sono verificati episodi di avvelenamento su cani chiedendo, come da normativa, di tenere gli animali al guinzaglio e di prestare massima attenzione.
«Ho ricevuto gli agenti della Provinciale», spiega Belfi, «che ringrazio per la tempestività e ho attuato la procedura concordata con loro. Ho scritto due lettere, inviate tramite posta elettronica certificata: una alla Polizia provinciale, chiedendo la bonifica tramite l’unità cinofila antiveleno della zona dove i cani si sarebbero intossicati; l’altra alla direzione Agro-ambiente della Regione. Nei documenti ho citato le segnalazioni fatte dai proprietari dei cani avvelenati e il report che mi ha invitato il veterinario dal quale si evince che gli animali hanno ingerito sostanze usate per la derattizzazione che, lo sottolineo, sono sostanze legali ma che evidentemente fanno male ai cani. Intanto ho fatto stampare avvisi per la popolazione», continua Belfi, «appesi nei luoghi dove i cani potrebbero essersi avvelenati, ossia sulla ciclabile da Vodo verso Borca, in via Fornàs verso le serre e sul sentiero che dal panificio va verso Rezuò. Li ho poi fatti mettere anche nelle bacheche comunali. A ore sarà fatta la bonifica delle aree interessate con i cani antiveleno. Per ora ringrazio la Provincia e la Regione che si sono attivate subito. Poi dalle analisi delle bonifiche capiremo se è stato un fatto casuale, ossia se i cani hanno ingerito inavvertitamente la sostanza nociva, o se c’è chi getta bocconi inserendo il veleno per topi per andare a colpire i cani. Mi auguro davvero non sia così», conclude Belfi, «nel contempo invito tutti alla massima prudenza ed a segnalare immediatamente alle forze dell’ordine qualsiasi movimento sospetto o soggetti che dovessero aggirarsi con fare equivoco».