SANT’AMBROGIO DI TORINO – Sono passate quasi due settimane dai primi cani avvelenati a Reano. Da quel giorno, le segnalazioni e denunce di avvelenamenti in Val di Susa e dintorni sono all’ordine del giorno. Tra ritrovamenti di esche, lettere minacciose e cani avvelenati, i padroni degli amici a 4 zampe stanno facendo sempre più i conti con una situazione quasi surreale.
Nella giornata di ieri, giovedì 4 marzo, sui social è stata pubblicata un’altra testimonianza di un cane avvelenato. Questa è la storia di Bjork, un cane di Sant’Ambrogio che nella mattinata di martedì 2 marzo ha ingerito qualcosa di dannoso per il suo corpo. Da lì i dolori all’addome, la corsa dal veterinario e una lenta ma preziosa risalita. Dal racconto pubblicato sui social dalla padrona di Bjork si evince lo stesso modus operandi utilizzato nei casi precedenti: esche avvelenate lanciate nei corti privati.