FOLLONICA (22 gennaio 2021) Il presidente dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente scrive una lettera aperta a don Salvatore Gallo della chiesa della Madonna di Lourdes di Follonica per chiedere al parroco di cambiare atteggiamento e di riaprire il cancello del cortile parrochiale per permettere alle gattare di portare il cibo alla piccola colonia felina che vive in quel cortile. AIDAA invita il parroco a ripensare il suo gensto anche in base alle normative di legge senza peraltro escludere in caso contario azioni legali a tutela del gatti. Ecco di seguito il testo della lettera inviata per mail questa mattina a don Gallo.
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Gentile don Salvatore Gallo,
sono Lorenzo Croce presidente dell'associazione italiana difesa animali ed ambiente, mi rivolgo a lei per chiederLe un ripensamento sulla vicenda della colonia felina che vive nel giardino parrocchiale, vorrei innanzitutto ricordarle che la legge 281/91 riconosce il diritto alla territorialità delle colonie feline, ovvero se quei gatti vivono li, devono poter continuare a farlo, e poi vorrei ricordare anche che il proibire alle persone che portano il cibo ai gatti di una colonia felina potrebbe essere reato penale qualora non si trovi una soluzione alternativa in loco.
Una sentenza del tribunale di Milano stabilisce che i gatti hanno anche diritto ad un rifugio sicuro dove poter riposare e ripararsi anche in proprietà privata, (https://www.gcomegatto.it/ sentenza-a-favore-dei-gatti- condominiali-a-milano/) e quindi risulta difficile poter sostenere la bontà e la legalità del suo gesto.
Certo le gattare dal canto loro hanno il dovere di tenere pulito, ma i gatti hanno diritto di avere sempre le ciotole con l'acqua fresca e i croccantini.
Fin qui, signor parroco, ho voluto ricordare quelle che sono le normative di legge a tutela dei gatti a che tutti i cittadini devono rispettare, indipendentemente dalla loro condizione o dal ruolo che ricoprono.
Volevo anche ricordarLe che le colonie feline non possono essere spostate se non per alcuni motivi specifici e gravi.
Devo anche dirle che sono rimasto piuttosto impressionato nel leggere la segnalazione che ci era stata fatta, in quanto io da giovane come buona parte dei ragazzi provenienti dall'oratorio ho fatto per alcuni anni il chierichetto nella mia parrocchia, e ricordo il mio vecchio ed amatissimo parroco Don Giuseppe Fumagalli essere da sempre molto premuroso con il suo cagnolino e con i gatti che ospitava nella casa parrocchiale, dove spesso si rifugiavano anche le gatte randage e partorire, e a quel vecchio e saggio prete non venne mai in mente di cacciare via i gatti che erano una costante sia nella sua casa che nel suo giardino antistante la canonica che anche al mio paese in provincia di Milano (Pregnana Milanese) sorge di fianco alla Chiesa nel nostro caso dedicata ai santi apostoli Pietro e Paolo.
Le ho voluto raccontare questa mia esperienza personale che mi ha poi portato a vivere la mia fede anche in funzione dell'amore non solo verso il prossimo ma verso il creato intero.
Non voglio scomodare le parole di papa Francesco e l'enciclica Laudato Sii dove il papa parla di amore e protezione del creato, sono certo che il messaggio è giunto forte e chiaro alle sue orecchie, ed al suo cuore.
Sono certo che questa vicenda avrà un lieto fine che tenga conto non dei nostri egoismi ma del benessere degli animali ai quali dobbiamo parte del nostro amore.
Qualora cio non fosse, mi vedo costretto a ricordarle che come associazione non rimarremo con le mani in mano, noi ci occupiamo di tutela degli animali e non guardiamo ne guarderemo in faccia a nessuno,
Cordiali saluti
Lorenzo Croce presidente AIDAA
3479269949