Giaceva su un fianco, con della schiuma che le usciva dalla bocca, inerme. Ha rischiato di morire Teti, una cagnolina di taglia media che nella giornata del 30 dicembre è stata avvelenata, insieme al suo fratellino peloso Ra, da un boccone lanciato da ignoti nel cortile di una casa di via San Clemente a Occhieppo Inferiore. La notizia è stata diffusa nei giorni scorsi sui social proprio dalla sua padrona, Alessandra Mazzia, che racconta: “Con le ultime forze che aveva è riuscita a buttare giù un oggetto in giardino per fare rumore e chiedere aiuto. Quando sono arrivata a casa di mia mamma (dove Teti e Ra vivono insieme al terzo fratello, Loki) era immobile e riusciva soltanto ad aprire e chiudere gli occhi. Abbiamo immediatamente chiamato il veterinario che, vista l’urgenza, ci ha consigliato di farla ricoverare in una clinica per la notte”.
Qui è stata tenuta sotto osservazione e sedata più volte per calmare le crisi che riportava ad ogni risveglio. Suo fratello Ra, invece, ha iniziato a stare male un’ora dopo: “Stessi sintomi della sorella - spiega Alessandra - ma avendolo preso per tempo e avendo assunto una dose inferiore di veleno rispetto a Teti è riuscito a riprendersi prima”. Per sicurezza i veterinari della clinica hanno voluto visitare anche Loki, che dopo gli opportuni controlli è risultato sano: probabilmente è stato l’unico a non ingoiare il boccone.
I due cagnoloni, che oggi stanno bene, sono stati sottoposti a lavanda gastrica, che ha permesso di tirare fuori i bocconi avvelenati. La mattina seguente anche Teti, che si trovava in condizioni peggiori di Ra, è migliorata. Nel pomeriggio dello stesso giorno, il 31 dicembre, entrambi sono stati dimessi. Nel frattempo, la clinica ha sporto denuncia all'Asl e ai vigili urbani.