l sospetto che in Valmarchirolo sia presente una attività di bracconaggio è legato a due episodi che si sono verificati negli scorsi giorni tra le vaste aree verdi che circondato i centri abitati di Cugliate Fabiasco e dell’omonimo paese che dà il nome al territorio.
A riportare le segnalazioni di alcuni residenti è il quotidiano La Prealpina, in un articolo firmato da Nicola Antonello.
Da una parte c’è il ritrovamento di diverse trappole per cinghiali lungo il percorso tra Cugliate e Sette Termini, meta prediletta da tanti escursionisti della zona. Sette, per la precisione, i dispositivi in acciaio trovati nello spazio di pochi metri. Accanto agli apparecchi è stata inoltre rinvenuta la carcassa di un allocco decapitato dalla tagliola innescata dalle trappole.
Dall’altra ci sono invece gli spari avvertiti a Marchirolo da un gruppo di residenti, a poca distanza dalle abitazioni, circostanza che ha aumentato i dubbi circa l’organizzazione di battute illegali di caccia, per giunta nei giorni in cui l’attività venatoria risulta vietata (in periodo di “zona rossa”) o fortemente limitata (quando si è in “zona arancione”, i cacciatori autorizzati non possono riunirsi fuori dai rispettivi comuni di residenza).