frazione Pogerola di Amalfi. In uno dei principali Comuni della “Divina”, che vanta migliaia di visitatori l’anno, il triste fenomeno del bracconaggio è purtroppo di casa. Lo scorso 8 novembre, in un terreno di proprietà, è stato ritrovato un cane di piccola taglia intrappolato in una rudimentale tagliola. Per fortuna ancora vivo, anche se molto sofferente, è stato liberato con non poche difficoltà, soccorso e, ad oggi, sembrerebbe non aver perso la zampetta. Il responsabile, che risulta essere recidivo, è stato denunciato. Un gesto di coraggio che evidenzia come qualcosa stia iniziando a cambiare anche in zone della provincia in cui vi è sempre stato un minore rispetto per gli animali.
L’utilizzo di tagliole, ma anche di archetti, lacci ed altri arnesi di tortura è una pratica comunissima, ma raramente si viene a conoscenza della loro presenza, proprio perché spesso posizionate in proprietà private. Per le vittime non c’è speranza: se non muoiono sul colpo si spengono agonizzanti.