A Ca’ Cappellino è stato avvelenato un cane. Un gesto che ha inorridito la comunità locale, non certo avvezza, per fortuna, ad assistere al verificarsi di simili episodi. Non si trattava certo di un animale abbandonato: aveva il suo padrone e, al momento, purtroppo non si sa chi sia il colpevole.
Sul corpo ormai senza vita della bestiola è stata fatta l’autopsia all’esito della quale è stata confermata l’ipotesi dell’avvelenamento. Gli agenti della polizia locale di Porto Viro si sono messi immediatamente al lavoro sulla vicenda, avviando le indagini del caso. Sono venuti a conoscenza che proprio in quel quartiere è stata vista un’automobile con una targa di un paese dell’Europa dell’Est, che potrebbe avere a che fare con l’accaduto.
Si segnala quindi ai residenti di Ca’ Cappellino di massima attenzione perché l’avvelenamento del cane potrebbe essere connesso all’attività di bande criminali dedite ai furti in abitazione.
Il comandante della polizia locale Mario Mantovan precisa, comunque, che non si hanno prove definitive relative alla macchina con targa straniera. E che quindi al momento non vi sono certezze definitive su chi possa essere il responsabile.
“Non sappiamo chi sia il colpevole – conferma il comandante - In questa fase non abbiamo certezze e stiamo lavorando”. Alcuni cittadini non si danno pace sull’accaduto e non giustificano il fatto che un cane, che è il migliore amico dell’uomo, possa avere avuto un destino così. “Non accetto una notizia così brutta – dice una signora - Un cane non farebbe mai una cosa così a qualcuno, anzi il cane aiuta. Se non avessi avuto i miei cani, soprattutto durante il lockdown avrei sofferto di solitudine”. “Non è la prima volta che un cane o un gatto vengono avvelenati - commenta un anziano - Purtroppo a volte sono proprio persone che conoscono l’animale e il padrone a fare questo. Esistono anche queste persone che se la prendono con le bestioline”.