L’impiego di cani da guardiania nelle aziende zootecniche è ritenuto uno strumento efficace per prevenire le predazioni da lupo e consentire la regolare attività di pascolo, ma richiede molta esperienza. Infatti non basta la razza adatta per affrontare senza paura il predatore, generalmente senza cercare lo scontro che potrebbe esser fatale per l’animale domestico, ma mettendo in atto quegli accorgimenti di difesa solitamente sufficienti a scoraggiare l’attacco. Inoltre in ambienti aperti o boscati, frequentati da turisti, escursionisti e cacciatori, la presenza di un cane di indole aggressiva può creare più problemi di quanti non prometta di risolverne ed è perciò importante la scelta delle razze da adottare per questo compito, ma anche degli individui con carattere equilibrato e adeguatamente addestrati, con il guardiano che si interpone fra gregge e persone avvertendo della sua presenza, senza mai avventarsi contro. Per spiegare questo e per capire come meglio attrezzarsi per difendere la propria azienda e il proprio reddito, Cipat, il Centro istruzione professionale e assistenza tecnica della Regione Veneto, propone un corso gratuito di formazione per imprenditori agricoli a cui possono partecipare i titolari delle aziende ma anche coadiuvanti, partecipi familiari e salariati agricoli interessati a capire e approfondire l’argomento. SONO SEI INCONTRI tenuti da personale professionale ed esperto, a partire dal 6 novembre, per i quali è richiesta l’iscrizione al Cipat entro sabato 10 ottobre, telefonando allo 041.929167 o scrivendo a info@cipatveneto.it. Le lezioni si svolgeranno a Velo, nell’azienda Stato Brado di Silvia Montanaro, che è referente per la Confederazione italiana agricoltori (Cia) di Verona del problema predatori e del progetto europeo Life WolfAlps, allevatrice di pecore Brogne e di cani pastore del Lagorai e Griizot della Lessinia. Il corso ha l’obiettivo di fornire informazioni su tutti gli aspetti della conduzione dei cani da protezione delle greggi (etologia, comportamento, aggressività, corretta gestione) e di dare risposte tecniche alle domande degli allevatori, ma anche di titolari di aziende frutticole e agricole in generale, che devono difendere le proprie produzioni da cinghiali, volpi, orsi e altri animali selvatici. «Si tratta di un corso che pensavo di organizzare da parecchio tempo, dato che finora i presidi proposti per la difesa dal lupo non sono risultati efficaci», spiega Silvia Montanaro, «e inspiegabilmente, tra tutte le soluzioni, quella di incrementare i cani da guardiania è stata snobbata. Lo ritengo invece lo strumento più efficace per prevenire le predazioni e consentire la regolare attività di pascolo, ma richiede molta esperienza. Si tratta infatti di utilizzare animali di grossa taglia, selezionati già seimila anni fa nei primi villaggi agricoli, per la difesa degli animali domestici dai predatori. In loro l’istinto predatorio è stato geneticamente inibito; hanno un atteggiamento difensivo e sensi molto acuti, che permettono loro di cogliere minime variazioni nell’ambiente circostante e già da cuccioli vengono abituati a trascorrere molto tempo in solitudine con il gregge». «Di giorno restano con il gregge e spesso dormono, mentre la notte sono molto più reattivi e sostituiscono nella vigilanza il pastore», spiega Montanaro, che da quest’anno collabora con The Pet’s Academy, grande scuola cinefila internazionale. Nel corso saranno illustrate tutte le caratteristiche di questi cani (fra i più utilizzati il pastore abruzzese e quello dei Pirenei), ma anche quelle del lupo, perché meglio lo si conosce, maggiori sono le possibilità di tenerlo a bada. «È in calendario per il prossimo anno anche un Wolf Forum in Lessinia», annuncia Montanaro, «organizzato come Cia – Agricoltori italiani di Verona, che riunirà allevatori, addestratori, zoologi, veterinari, tecnici da tutta Italia per fare il punto sulla presenza del predatore e le migliori e più efficaci strategie di difesa». •