Otto ettari di bosco e terreno disponibili, un progetto che ha tutti i crismi per funzionare quello promosso dal sindaco uscente di Sagron Mis Luca Gadenz che ha come obiettivo l'adozione dell'orso Papillon e la sua dimora nei boschi del comune di 181 abitanti all'estrema periferia orientale della provincia di Trentoal confine con quella veneta di Belluno. "Certo sarebbe meglio che M49 viva libero- racconta il sindaco al telefono con il presidente AIDAA Lorenzo Croce-ma piuttosto che vederlo rinchiuso ancora una volta in quel piccolo recinto io rilancio negli ultimi giorni del mio mandato la proposta di adottare l'orso M49 e di mettere a sua disposizione i nostri boschi". La passione di questo Sindaco per M49 non è affatto recente visto che aveva chiesto già prima della seconda fuga di poterlo visitare nel recinto di Le Casteller dove lo avevano rinchiuso dopo la prima fuga. "La cosa che mi lascia stupito- continua il sindaco Gadenz- è l'assenza di risposte da parte di Fugatti sia alla richiesta di visita, sia alla proposta di adozione che abbiamo inviato tempo fa all'amministrazione provinciale di Trento". Ora tra qualche giorno il sindaco lascerà il suo incarico ma non la sua lotta per trovare una casa alternativa e degna per M49 e da oggi ad affiancarlo in questa ipotesi che rimane secondaria rispetto alla richiesta di totale libertà per M49 e per gli altri orsi trentini ci sarà anche l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente. In una nota degli animalisti si legge: "Papillon deve restare libero, ma se questo non è possibile chiediamo che il ministro Costa prenda in seria considerazione la proposta del sindaco di Sagron Mis che tra l'altro ha i crismi per la sua completa riuscita. Serve una seria alternativa al recinto di Le Casteller e noi siamo e saremo insieme a questo sindaco che ha lanciato una proposta assolutamente condivisibile, anche se ripetiamo la prima opzione per noi rimane sempre la totale libertà per M49 e gli altri orsi".