lunedì 21 settembre 2020

BRACCONAGGIO. A PUTIGNANO BRACCONIERI FERISCONO AIRONE CENERINO

 Bracconieri già all’opera nella preapertura della stagione venatoria, e la Lipu della sezione di Putignano si attiva con grande tempestività.

Nei giorni scorsi, precisamente lunedì 14 settembre, i soci locali nelle campagne in zona «Femmina Morta» hanno salvato uno splendido esemplare di airone cinerino.

L’uccello, che appartiene alla famiglia delle «Ardeidae», è un trampoliere delle paludi che come le altre quattro specie della sua famiglia, in Italia è ad alto rischio di estinzione. Quindi è protetto.
Mentre era in volo a una altezza elevata, è rimasto ferito gravemente alle zampe, precipitando rovinosamente a terra. Per i soci Lipu, immediatamente allertati, «si tratta di un chiaro caso di bracconaggio, verificatosi domenica scorsa, giorno di preapertura della caccia».

Con un’apertura alare che in alcuni esemplari può raggiungere due metri, non è una specie cacciabile e non è il primo caso avvenuto nel periodo di preapertura della prossima stagione venatoria, che purtroppo coincide in questo periodo con la migrazione di questi uccelli verso luoghi più caldi.
Nella provincia di Bari sono stati trovati, feriti gravemente, due falchi grillai, e in provincia di Foggia, addirittura un bellissimo esemplare di cicogna nera, purtroppo morto.

A questi casi gravissimi di bracconaggio che si registrano in Puglia, si aggiungono anche casi di morte accidentale.
Sempre la Lipu di Putignano, sabato scorso, a Monopoli, ha recuperato un bellissimo falco pellegrino, folgorato dai cavi dell’alta tensione, perché privi delle necessarie protezioni. Per il rapace non c’era più nulla da fare. Rapidissimo in picchiata, questo uccello è considerato l’animale più veloce in natura; può raggiungere i 320 chilometri l’ora, superando un bolide sportivo e persino il ghepardo africano.
Per questo si alza, forte, il grido di allarme dell’associazione ambientalista, fondata nel 1965, per contrastare l’eliminazione degli uccelli, mediante un’educazione ambientale finalizzata a tutelare le biodiversità italiane.

Come responsabile del Gruppo locale di conservazione Lipu, Aree delle Gravine, Emiliano Montanaro stigmatizza: «Per il fenomeno del bracconaggio, che puntualmente si ripresenta con l’apertura della caccia, ed è, purtroppo, ancora diffuso in Italia, è necessario inasprire le pene nei confronti dei bracconieri. Persone che sparano alle specie protette, che vanno a caccia nei campi, o in aree di divieto. Che cacciano con mezzi vietati, che catturano illegalmente uccelli. Sono tante le specie che durante ogni stagione venatoria sono uccise - rimarca - oppure che soccorriamo se ferite gravemente, per consegnarle al Centro faunistico di Bitetto. Aggiungo inoltre che, così come è stata articolata la preapertura della caccia, nelle tre giornate del 3/6/13 settembre, la reputo una scelta assolutamente sbagliata, perché gli uccelli sono in piena fase migratoria per svernare in luoghi caldi. E non è un caso che l’airone cinerino ferito alle zampe lo abbiamo trovato domenica scorsa», rileva Montanaro.

Pertanto il Gruppo Lipu di Putignano chiede un maggior controllo delle campagne, e che si denuncino con forza gli episodi di bracconaggio. Sono perseguibili penalmente con la confisca del porto d’armi e anche con la reclusione perché la fauna selvatica e non cacciabile è di proprietà indisponibile della Stato.
Il numero di pronto intervento da chiamare è il 1515 dei Carabinieri Forestali.