ROMA (10 agosto 2020) Anche in questo agosto 2020 si ripropone come ogni estate la babele delle ordinanze e delle relative segnaletiche in relazione alla presenza o al divieto di cani nelle spiagge delle località turistiche di mare, lago e nelle spiagge balneabili di fiumi e torrenti. Forse complice il crollo delle presenze turistiche dei mesi scorsi dovute al Corona Virus anche il numero di ordinanze di divieto è si è dimezzato dalle circa 5.000 dell'estate 2019 alle 2.500 di quest'anno, ma rimane sempre una babele informativa in cui non è facile districarsi, tra leggi regionali,ordinanze comunali, provinciali e delle capitanerie di porto. Insomma il rischio di essere sanzionati è tutt'altro che scongiurato anche se pare che almeno in questi primi giorni di agosto le forze dell'ordine sembrano meno fiscali nel mettere mano al taccuino delle multe. Alle migliaia di ordinanze di ogni ordine e grado si aggiunge una seconda babele dovuta alla segnaletica spesso non regolare che viene posizionata sulle spiagge in cui è vietato l'accesso ai bagnanti con il cane. Migliaia di cartelli che non riportano il numero di ordinanza, le date di emissioni e scadenza spuntano sulle spiagge di ogni paese, rendendo di fatto quasi impossibile capire dove è possibile fermarsi con il cane in spiaggia. "Non è possibile che ogni anno i proprietari di cani abbiamo mille difficoltà a trovare una spiaggia dove poter stare con il proprio fido proprio a causa divieti spesso illegali- ci dice il presidente nazionale di AIDAA Lorenzo Croce- la nostra associazione si batte da anni per chiedere una normativa nazionale semplice e chiara, sul diritto di stare in spiaggia con il cane, per tutta risposta i comuni emettono ordinanze spesso confuse e ancora peggio non sistemano la cartellonistica delle indicazioni di divieto. Senza contare che spesso riceviamo segnalazioni di turisti inviperiti perchè a loro ed ai loro cani vengono riservate spesso spiagge indecenti ed indecorose"
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esempi di cartelli di divieto di cani in spiaggia |