Bruciano ettari di boschi intorno a L'Aquila, anche nel territorio del Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. E arriva l'Esercito.
Sono riprese all'alba le operazioni di spegnimento dell'incendio ad Arischia e Pizzoli (L'Aquila) - che è attivo da ieri - dove sono andati in fumo 200 ettari di bosco. La flotta aerea impegnata nelle operazioni è composta da 4 canadair più l'elicottero regionale. L'incendio è quasi certamente doloso. I Carabinieri avrebbero trovato inneschi nella pineta. Ipotesi e potenziali prove sono al vaglio dei militari e dei Vigili del fuoco che faranno una relazione da consegnare alla procura della Repubblica aquilana.
Sono riprese all'alba le operazioni di spegnimento dell'incendio ad Arischia e Pizzoli (L'Aquila) - che è attivo da ieri - dove sono andati in fumo 200 ettari di bosco. La flotta aerea impegnata nelle operazioni è composta da 4 canadair più l'elicottero regionale. L'incendio è quasi certamente doloso. I Carabinieri avrebbero trovato inneschi nella pineta. Ipotesi e potenziali prove sono al vaglio dei militari e dei Vigili del fuoco che faranno una relazione da consegnare alla procura della Repubblica aquilana.
Oggi si è aperto un nuovo fronte sempre a L'Aquila, nella frazione di Cansatessa. Il fuoco sta minacciando il popoloso quartiere aquilano di Pettino. Qui è arrivato anche l'Esercito. E' anche al lavoro un mezzo apripista cingolato per creare una linea tagliafuoco per impedire alle fiamme di arrivare all'abitato. Sta arrivando anche il Soccorso Alpino Militare con le motoseghe per tagliare gli alberi e creare uno sbarramento.
Le alte temperature di questi giorni hanno alimentato roghi anche in altre Regioni, come Sicilia e Sardegna. Un incendio di vaste proporzioni ha devastato la Riserva di Monte Cofano, nel trapanese. Il rogo è verosimilmente doloso, perché le fiamme, che hanno avvolto nella notte la montagna, sono partite da più punti, sul versante di San Vito Lo Capo. Il sindaco di Custonaci Giuseppe Morfino, parla di "azione criminale".
Ieri ventuno incendi sono divampati in tutta la Sardegna, in sei casi è stato necessario l'intervento dei mezzi aerei della flotta regionale. Uno degli incendi più gravi si è sviluppato in località Pranu Zippiri, nel Comune di Uta, nell'hinterland di Cagliari, non troppo distante dal carcere. Le fiamme si sono velocemente sviluppate e hanno accerchiato alcune case di campagna, casolari utilizzati dagli allevatori e aziende agricole.