Viene rispedita al mittente dal presidente dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente Lorenzo Croce la proposta del presidente dei cacciatori della provincia di Belluno Sandro Pelli che invita gli ambientalisti e gli animalista e unirsi ai cacciatori per fare il censimento dei cervi e degli altri ungulati. "Il compito di fare i censimenti spetta alle autorità preposte e non ai cacciatori quindi l'invito del signor Sandro Pelli non ha alcun senso e comunque- scrive in una nota AIDAA- noi non faremo mai attività congiunta con i cacciatori, tanto meno questo tipo di attività, loro gli animali li uccidono noi li difendiamo, ed è una differenza notevole. Tra noi e loro il solco è incolmabile" E sulla denuncia inviata in procura la nota dell'associazione precisa:"Dietro questi abbattimenti vi è la chiara volontà di favorire i cacciatori e si rischia seriamente di favorire il bracconaggio, nonche il commercio illegale delle carcasse degli animali uccisi magari destinati alle cucine dei ristoranti ci aspettiamo che il presidente della provincia ritiri questo provvedimento e comunque chiederemo a tempo debito controlli serrati di ASL e Nas dei Carabinieri nei ristoranti che dovessero servire carne di cervo di cui non è certificata la provenienza. Conosciamo le leggi- conclude la nota- e le faremo rispettare costi quel che costi".