etra era una splendida cagnolona bianco/nera di soli 4 anni adottata da poco dal Rifugio Enpa di Ponzano. Il 20 febbraio 2019, durante una passeggiata nel greto del Piave, in località Palazzon a Spresiano, ha ingerito malauguratamente un micidiale boccone avvelenato che non le ha dato scampo. Purtroppo questo non è un fatto isolato o sporadico, molti altri animali sono morti negli scorsi anni a causa di esche avvelenate.
A seguito di tale tragico evento, i proprietari di Petra si sono mobilitati e, con il sostegno dell’Enpa, hanno dato vita a una petizione per chiedere alle amministrazioni comunali e provinciali di predisporre una costante vigilanza sul territorio (anche a mezzo di specifiche “foto trappole”), con eventuale periodica bonifica dello stesso, volte a garantire la sicurezza di cani, gatti e fauna selvatica, e delle numerose famiglie con bambini che passeggiano in quest’area naturalistica. Lo scopo della petizione è quello di garantire l'effettiva osservanza e applicazione dell'articolo 544-bis del Codice Penale che sanziona l'uccisione di animali “per crudeltà o senza necessità” e dell'Ordinanza Ministeriale del 25 giugno 2018 recante: «Norme sul divieto di utilizzo e di detenzione di esche o di bocconi avvelenati». Tale ordinanza riconosce nel suo testo la sussistenza della “necessità e urgenza di confermare misure di salvaguardia e prevenzione ai fini del controllo e monitoraggio del predetto fenomeno”.
Mercoledì mattina, una rappresentanza dei promotori e il Presidente dell’Enpa si sono recate in comune a Spresiano per consegnare nelle mani del Sindaco, Marco Della Pietra, il migliaio di firme raccolte a sostegno di una efficace azione di controllo del territorio. A tale petizione cartacea si aggiungono altrettanti nominativi raccolti dalla petizione on-line sulla piattaforma Change.org. Un’analoga consegna, nelle mani del presidente della Provincia, è già programmata per martedì prossimo alle ore 12. Nell’incontro molto cordiale il sindaco, che si è dimostrato sensibile al tema, ha affermato che già ora gli ingressi alle aree golenali sono controllate da videocamere, e che comunque porrà in essere ogni altro accorgimento utile a disincentivare tali criminali comportamenti. Lo stesso trasmetterà copia della petizione ai colleghi dei comuni rivieraschi per attuare assieme una efficace azione sinergica. La speranza è che le azioni di controllo pongano fine a queste inutili crudeltà tuttavia, in attesa che ciò avvenga e come utilissima precauzione, l’accorgimento che l’Enpa suggerisce ai proprietari di cani che intendono portarli in aree a rischio (Piave e Montello in primis) è di fargli indossare la museruola per impedirgli di ingerire alcun oggetto. È un piccolo “sacrificio” a cui sottoporremo il nostro migliore amico che gli salverà la vita.