mercoledì 18 settembre 2019

DUE CUCCIOLI DI CANI AVVELENATI A VILLA CASTELLI

Due cuccioli di cane avvelenati nelle campagne a Villa Castelli, secondo caso in un mese

VILLA CASTELLI – Due cuccioli di cane sono stati avvelenati nella mattinata di ieri, domenica 14 settembre, nelle campagne alle porte di Villa Castelli. Avevano sei mesi e facevano parte di una cucciolata composta da sette cani, di cui sei sono stati avvelenati, uno trasferito nel canile di Brindisi su interessamento del sindaco. L’ultimo episodio risale a un mese fa.
A fare il ritrovamento di ieri Flo Bellanova, una volontaria dell’associazione “Gli amici di Snoopy”, di Mesagne, che si prende cura dei cani randagi del paese. Va precisato che a Villa Castelli non c’è un canile comunale e che il fenomeno del randagismo è sempre più in espansione. Così come quello dell’abbandono nelle campagne. Il 9 settembre scorso la giunta comunale ha approvato una delibera che ha per oggetto “Atto di indirizzo per la realizzazione di un canile comunale” dando mandato all’Ufficio tecnico settore Sue Suap di espletare un’indagine conoscitiva più approfondita.
In attesa della realizzazione di un ricovero per cani, alcune volontarie si prendono cura dei randagi che vagano nel paese in cerca di cibo e affetto.
Flo Bellanova nella mattinata di ieri si è recata nelle campagne dove c’erano i due cuccioli trovandoli senza vita. Non vi sarebbero dubbi sull’avvelenamento, del fatto sono stati informati gli agenti della Polizia locale che si sono recati sul posto insieme al veterinario dell’Asl, seguirà regolae denuncia. Le carcasse sono state rimosse per essere sottoposte ad esame autoptico necessario a confermare la morte da avvelenamento.
“Non capisco perché tanta cattiveria nei confronti di questi animali indifesi – si sfoga la volontaria raggiunta telefonicamente da BrindisiReport – si tratta di cani che spesso vengono abbandonati e che noi sfamiamo in attesa di trovare loro una casa. Diversi cani sono stati avvelenati a Villa Castelli e nessuno ancora ha preso provvedimenti per evitare queste disgrazie”.