A chiudere l’operazione antibracconaggio sono stati gli agenti del Corpo forestale della Provincia, coordinati dall’ufficio forestale distrettuale di Borgo Valsugana
Il personale in servizio presso i comandi stazione, assieme ai guardiacaccia dell’associazione cacciatori trentini, ha sorpreso l’uomo in alta Val Calamento, a caccia di ungulati.
L’uomo era stato oggetto già alcuni anni fa di controlli analoghi da parte del personale forestale, che lo aveva sorpreso con armi clandestine modificate e per questo aveva ricevuto il provvedimento di revoca della licenza.
I due fucili di cui disponeva illecitamente sono stati sequestrati, per l’uso delle armi in maniera illegale e per l’esercizio illecito dell’attività venatoria. Segnalato all’autorità giudiziaria anche un parente dell’uomo, sorpreso in flagranza dai forestali, per aver reso disponibili le armi con le quali si è consumato il reato.