Triste primato per la Sicilia. Da qui arrivano le maggiori segnalazioni di maltrattamenti e uccisioni di animali.
Dai 30 cani avvelenati a Sciacca a quelli bruciati a Ribera. Sono solo alcune delle denunce che arrivano alla mail del Viminale, Sos Animali. Ed è la Sicilia la Regione italiana dalla quale arrivano le maggiori segnalazioni di randagismo, maltrattamenti e uccisioni di cani e gatti.
I casi, sono diversi, oltre a quelli più eclatanti di Sciacca, ci sono i sei cani uccisi con le polpette avvelenate tra Campobello, Castelvetrano e Marinella di Selinunte.
A febbraio scorso l'orrore dei trenta cani uccisi con il veleno messo tra le ali e cosce di pollo a Sciacca e nella stessa città c'è stata un'altra strage da avvelenamento per 17 gatti.
Fatto accertato dagli esami dell'Istituto Zooprofilattico di Palermo. Ma le segnalazioni o gli interventi dei carabinieri hanno riguardato anche la Sicilia orientale. A Mascali, nel Catanese, 90 capi di bestiame tenuti in pessime condizioni igienico-sanitarie sono stati sequestrati dai militari e dagli ispettori del servizio veterinario dell'Asp di Catania. A Noto è stata denunciata una coppia che già in passato era stata segnalata per maltrattamenti ai cani.