L’estate 2019 sarà ricordata come un’estate dalle molte particolarità.
Tra le altre, le cicale che non hanno ancora iniziato a cantare.
Normalmente lo facevano dall’alba al tramonto anche in alcune aree cittadine.
Non c’è una spiegazione per il loro silenzio, accompagnato da quello dei grilli:suoni tipicamente estivi che rendevano del tutto particolare anche il silenzio di un prato o della campagna.
Non si dovrebbe trattare di un‘improvvisa estinzione, quanto piuttosto di un’anomalia creata dalla primavera fredda che sembra avere alterato il ciclo vitale.
In difficoltà anche le api che al di la dell’inquinamento, non hanno più il tradizionale riferimento della fioritura di inizio estate.
Questa difficoltà a trovare polline in quantità sufficiente è una delle cause delle frequenti sciamature che costringono i Vigili del Fuoco ad interventi di prevenzione.
Se cicale, grilli e api creano qualche ansia per il loro sorte, al contrario ad essere rinvigorite sono le zanzare che hanno la possibilità di espandersi anche a causa del drastico calo dei pipistrelli.
Ci sono insetti che col caldo trovano una stagione ideale, ma aumentano anche la loro pericolosità come nel caso del Ragno Violino che mese dopo mese si sta diffondendo in tutta Italia. Di piccole dimensioni – 5 centimetri comprese le zampe – è molto timido e tende a nascondersi.
Peccato che per farlo scelga anche le scarpe o altri luoghi chiusi; il suo morso è indolore e per questo quasi sempre ci si accorge della sua puntura solo al sorgere delle prime complicazioni.
Il Ragno Violino è una delle specie più velenose presenti in Italia ed il suo morso procura un rossore persistente e febbre alta e per asportare la sacca di veleno iniettato, è necessario un piccolo intervento chirurgico.