NAPOLI (12 LUGLIO 2019) - In attesa che nel prossimo mese di novembre venga inaugurata al Vomero la sede nazionale del museo del gatto nero, dobbiamo registrare l'aumento della presenza dei gatti neri nella città di Napoli, sia nelle famiglie che nelle colonie feline della città e del circondario. Il gatto nero da sempre ingiustamente considerato portatore di iella e da sempre osteggiato fin dai tempi dell'oscurantismo medievale aveva avuto a Napoli un supplemento di "cattiva fama", questo almeno fino a cinque anni fa. Quando anche gli ultimi "iettatori" si sono dovuti arrendere davanti all'evidenza: il gatto nero non porta affatto sfortuna. E da qui se da una parte non sono ancora stati superati i gesti di scaramanzia e gli scongiuri che vengono fatti quando si incontra per strada un gatto nero che attraversa la strada a un napoletano doc, dall'altra sono invece aumentati in maniera esponenziale i gatti neri che vivono nelle famiglie di Napoli saliti dai 400 del 2010 agli attuali 750 con un incremento dell'85% delle adozioni nel corso degli ultimi cinque anni. Insomma il gatto nero pare aver trovato nella città di Napoli e nelle sue famiglie la sua nuova patria.